Inflazione a livello mondiale dietro l’angolo?

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L’inflazione americana ha cominciato la sua inesorabile marcia in avanti? Lo spettro di un’inflazione a livello mondiale è dietro l’angolo?

I dati degli Stati Uniti hanno superato le attese degli analisti e questo ha messo in allarme non solo i mercati ma anche gli investitori.

Secondo i sondaggi, il costo della vita è aumentato del 4,2% rispetto ad un aumento atteso del 3,6%.

Questa piccola differenza dello 0,6% preoccupa tutti, compresi i dirigenti della FED. Questa variazione in aumento è ancor peggiore rispetto a quella di marzo in cui l’aumento è stato del 2,6%.

Inflazione a livello mondiale dietro l’angolo?

Anche a livello annuale l’incremento è superiore a quanto ipotizzato, sicuramente oltre il 3% contro quello atteso del 2,3%.

Una inflazione del 2/3 per cento non può essere pericolosa per un sistema economico, è particolarmente pericolosa per gli investitori in obbligazioni a tasso fisso. Questi ultimi, infatti, dovranno subire per un determinato periodo interessi reali inferiori a quelli preventivati oltre ad un costo in conto capitale causato dalla diminuzione del potere di acquisto della moneta.

Un aumento uguale al 4,2% non si vedeva dal 2008. E ricordiamo che quello era periodo di quasi guerra con forti impegni militari USA in Afghanistan ed Iraq. Tendenzialmente i conflitti causano il dilatarsi delle spesa pubblica per armamenti e quindi il costo della vita tende ad aumentare. Inoltre in questi periodi le autorità centrali chiudono spesso un occhio e cercano di attuare, in genere, una politica monetaria molto accomodante.

Brutti tempi per gli investitori a tasso fisso?

Per questi motivi la Borsa USA ha subito prima un assestamento e poi un deciso calo, in particolare nel settore tecnologico.

Ricordiamo che questo settore nell’ultimo periodo aveva corso molto e i livelli dei prezzi delle azioni del settore erano sui massimi.

Con una inflazione che comincia a crescere ed una economia che si prepara a fare un balzo in avanti post Covid 19, la FED potrebbe anche raffreddare il mercato proponendo un aumento del tasso ufficiale di sconto.

Nel vecchio continente cosa succede?

In Europa, l’inflazione non ha ancora raggiunto i livelli americani e con molta probabilità non crescerà di pari passo.

Anche i notevoli incrementi nelle materie prime entro breve tempo saranno riassorbiti dalle produzioni.

L’aumento inflazionistico potrebbe anche essere legato alla ripresa post pandemia con il conseguente aumento dei prezzi legato all’aumento dei consumi.

Alla base di questa impennata dei prezzi ci potrebbe essere anche una serie di fattori specificatamente temporanei legati alla ripresa dell’economia e alla grande quantità di stock monetario immesso nel sistema dalle banche centrali per sostenere sia l’economia sia le imprese.

Il fenomeno potrebbe anche essere riassorbito senza troppi traumi in breve tempo.

Conviene sempre avere un sistema economico in espansione con una inflazione moderata che un sistema in deflazione causato dal sottoconsumo interno o internazionale.

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