Due settimana fa ci siamo lasciati con la seguente domanda Comprare o vendere azioni? Gli indici americani riprenderanno a salire o un tracollo è alle porte? Maggio ci dirà la verità. Giunti al giro di boa del mese è il momenti di fare il punto per capire cosa ci riserveranno le prossime due settimane di maggio.
Nella figura seguente è mostrato il frattale previsionale per il 2020 come ottenuto utilizzando il ciclo di Proiezionidiborsa. Notiamo come il minimo del primo trimestre era atteso per la 12esima settimana e le quotazioni reali hanno seguito la previsione con un minimo proprio in quella settimana. È, quindi, iniziato un movimento al rialzo seguito da alcune settimane di fase laterale. Secondo il frattale, però, adesso siamo arrivati a un momento di svolta. Per la settimana 20, infatti, è atteso un massimo relativo da cui dovrebbe iniziare un movimento ribassista.
La concretizzazione di un ribasso potrebbe avere un impatto importantissimo non solo per le prossime due settimane, ma anche per i mesi a venire.
La chiusura di maggio, infatti, potrebbe o sancire l’inversione rialzista di lungo periodo oppure far ritornare al ribasso gli indici americani.
Andiamo, quindi, a vedere i livelli di trading da monitorare nelle prossime due settimane.
Indici americani: l’analisi grafica e previsionale sull’S&P500
La tendenza in corso sul time frame mensile dell’S&P500 (clicca qui per le quotazioni) è ribassista. Dopo aver toccato il II° obiettivo di prezzo in area 2205 le quotazioni sono rimbalzate, la discesa potrebbe non essere ancora alle spalle. È vero che le quotazioni hanno chiuso il mese di aprile sopra l’importantissima resistenza in area 2798,16, ma ci sarà bisogno di una conferma alla chiusura di maggio. D’altra parte non c’è ancora il segnale di BottomHunter che indicherebbe la formazione di un minimo pluriennale.
Solo con conferme di chiusure mensili superiori a 2798 , quindi, si potrebbe far tirare un primo respiro di sollievo ai rialzisti. In caso contrario rimane sempre possibile il ritorno in area 2205. Una chiusura mensile inferiore a questo livello farebbe precipitare le quotazioni in area 1610.