Indennità di malattia per lavoratori con almeno 1 anno di contributi INPS

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Esiste la possibilità di ricevere indennità di malattia per lavoratori con almeno 1 anno di contributi INPS. La somma di denaro che l’INPS liquida si dimezza invece nel caso in cui l’indennizzo spetti ai familiari del lavoratore con copertura assicurativa. Persino i contribuenti che percepiscono la pensione o sono titolari di rendita INAIl maturano il diritto alle prestazioni economiche a sostegno della malattia. Se condizioni di salute non buone impediscono lo svolgimento delle mansioni professionale, il lavoratore può richiedere dei giorni di permesso. Ha diritto pertanto a sospendere l’impiego per un periodo di tempo più o meno lungo a seconda della gravità della patologia di cui soffre.

In un precedente articolo abbiamo risposto ai Lettori che chiedevano “A quanti giorni di malattia ha diritto in un anno un lavoratore?”. Oltre alla quantità di giornate lavorative cui si ha diritto ci si interroga anche in merito alla retribuzione che si percepirà durante il periodo di assenza. Di sicuro riesce confortante sapere che vi è l’opportunità di ricevere un’indennità di malattia per lavoratori con almeno 1 anno di contributi INPS. Si tratta di indennità giornaliere che l’Ente previdenziale assicura ai malati di tubercolosi e ai familiari fiscalmente a carico. Ciò a condizione di rientrare nei parametri contributivi e sanitari che l’indennità antitubercolari prevede in osservanza alle disposizioni del Decreto legislativo n. 88/1987.

Indennità di malattia per i lavoratori con almeno 1 anno di contributi INPS

Nella recente circolare 8/2021 l’INPS  riporta l’ammontare giornaliero delle prestazioni economiche spettanti ai tubercolotici e ai familiari a carico degli stessi. In via provvisoria l’importo dell’indennità giornaliera per i lavoratori assicurati è pari a 13,50 euro a partire dal 1° gennaio 2021 e 6,74 per i familiari, ovvero il 59%. L’INPS riconosce indennizzi più elevati e pari a 22,49 euro al giorno in caso di indennità post-sanatoriale ai tubercolotici e la metà della somma ai parenti. Per i malati di tubercolosi che presentano inoltre una riduzione della capacità lavorativa esiste anche un ulteriore beneficio economico che coincide con l’assegno di cura. Quest’ultimo, che in molti conoscono come assegno di sostentamento, raggiunge il lavoratore per 2 anni ed è rinnovabile alla scadenza senza alcun limite.

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