Incredibile cosa possono fare i ricci! Scopri immediatamente cosa ti sei perso

ricci

Chi è nato coi capelli mossi, o ricci, o molto ricci, convive da sempre con capelli famosi per essere considerati indomabili. Quante di voi avevano una mamma che le rincorreva con la spazzola in mano per domarli e strizzarli in una treccia?

Chi ha questo tipo di capelli, sviluppa con i propri ricci un rapporto intimo d’amore e d’odio, alternato. C’è chi ha deciso di prendere in mano la situazione curando i propri ricci, nutrendoli, cercando di informarsi sui trattamenti più validi. Altri invece, si sono arresi, demoralizzati dai milioni di tentativi per domare i loro capelli al naturale. Per questo, li destrutturano ricorrendo a piastre, spazzole e lisciature chimiche. Ma è incredibile cosa possono fare i ricci. Scopri immediatamente cosa ti sei perso, leggendo questo articolo.

I ricci sono la tua corona, scopri quanto ne sai

Per prima cosa, dobbiamo capire con quale tipo di riccio abbiamo a che fare. Esistono infatti diversi prodotti e stili che possono andare bene per diversi tipi di capello. Esistono ricci di diverso tipo:  tipo 2 (ondulati), tipo 3 (ricci) e tipo 4 (afroricci). Le sottoclassificazioni da A a C si basano sul diametro dell’onda del ricciolo. Il nostro obiettivo qui è quello di aiutare a chiarire qualsiasi confusione  riguardo a queste classificazioni. In questo modo comprenderemo non solo che tipo di capelli abbiamo, ma avremo anche un piccolo suggerimento per lo styling.

È incredibile cosa possono fare i ricci!

Il tipo 1 di capelli si riferisce a quelli lisci. Dal tipo 2 già cominciamo a vedere le prime vere onde. Il tipo 3 comprende i capelli ricci veri e propri. I capelli compiono un vero e proprio giro su loro stessi creando delle spirali più o meno strette.

Le sottocategorie del tipo 3 sono tre. La prima è la 3A. Questo tipo di riccio ha la misura di un pollice, ampio e voluminoso. Spesso i ricci 3A sono ben definiti ed elastici e inoltre si presentano lucidi e morbidi.

La seconda è la 3B. Questo riccio ha circonferenza più piccola di un pollice. Solitamente sono ben definiti ed elastici, hanno una buona densità e sono voluminosi. Tendono però al crespo e a opacizzarsi.

L’ultima sottocategoria è la 3C. Il riccio ha la circonferenza di una matita, di un cavatappi stretto. Molta densità (più del tipo 2 o 3) e tanto volume. Sono però molto sottili, per cui si spezzano e sfibrano facilmente con pettini e spazzole.

Il tipo 4 comprende i capelli afro. I capelli afro sono per natura molto porosi per cui assorbono e rilasciano tantissimo l’umidità. Inoltre hanno spesso un’altissima densità. Sono tantissimi! Sono però anche molto sottili e fragili (la loro cuticola è formata da meno strati rispetto alle altre tipologie di capelli) quindi molto più esposti ai danni provocati da pettini, spazzole, asciugature strong. Da qua deriva la necessità di trattamenti profondi e costanti.

Una sola parola d’ordine che vale per il capello di tipo 4: idratazione, idratazione, e ancora idratazione!

Le sottocategorie dei capelli di tipo 4

È incredibile cosa possono fare i ricci afro. La prima sottocategoria è ovviamente la 4A. Il diametro del riccio è quello di un cavo della corrente, una S molto stretta. L’arricciatura è fitta, il riccio molto visibile e distinto, la densità è alta. È un capello ispido. Sottile. Pochi sono gli strati della cuticola quindi è molto fragile e vulnerabile agli agenti esterni.

Poi abbiamo la 4B. I capelli non si avvolgono su loro stessi ma si piegano in angoli acuti a forma di Z. Sembrano grossi ma sono la densità e il volume a trarre in inganno. In verità sono spesso sottili e molto fragili e necessitano di cure particolari.

Infine, la 4C. Difficile definirli ancora ricci. Si tratta per lo più di filamenti, simili al cotone, che quasi mai si raggruppano tra di loro a formare un riccio. Possono essere sottili o grossi e la loro capacità di accorciarsi può arrivare fino al 75%.

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