Incentivi rottamazione auto fino a 4mila euro per l’acquisto: conto alla rovescia?

Ecobonus e incentivi auto 2020 allargati: benefici presto in arrivo?

Incentivi rottamazione auto fino a 4mila euro per l’acquisto: conto alla rovescia? Ormai sembrerebbe fatta per gli incentivi rottamazione auto fino a 4mila per l’acquisto: conto alla rovescia? A stare alle indiscrezione che si raccolgono, verrebbe da dire di sì. Gli emendamenti al decreto Rilancio in materia di auto depongono tutti in questa direzione e dal 1° luglio dovrebbe essere realtà, ovvero tra 3 settimane circa. E anche l’entità dell’incentivo dovrebbe essere molto interessante rispetto alle precedenti edizioni. Vediamo nel dettaglio gli incentivi rottamazione auto fino a 4mila per l’acquisto: conto alla rovescia gli incentivi rottamazione auto fino a 4mila per l’acquisto: conto alla rovescia.

La forte convenienza economica

Il 1° punto di forza degli incentivi prossimi a venire è dato dall’importo: circa 4.000 € sull’acquisto di un’auto nuova e di ultima generazione. Ma al patto di rottamarne una vecchia immatricolata da almeno 10 anni. Gli incentivi futuri andrebbero a beneficio delle auto con emissioni superiori ai 65 grammi di CO2 per km per arrivare (sembra) fino ai 95. L’obiettivo sarebbe quello di farvi ricomprendere le auto che hanno maggiore appeal sul mercato perché più economiche (fascia di prezzo: 18-30 mila €).

Andando oltre, gli incentivi sembra dovrebbero durare solo 6 mesi, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Non proprio una finestra temporale particolarmente ampia, ma più che sufficiente per fare uno switch tra “lascio il vecchio e prendo il nuovo a forte sconto”. E sufficiente infine per dare una mano a produttori e concessionari, che da tre mesi in pratica non hanno fatturato niente.

Studiare misure che vadano aldilà dell’emergenza

Da più parti, specie tra gli addetti ai lavori, si sottolinea come aldilà del contingente sia in realtà molto più interessante prevedere forme fisse di incentivi. La scorsa settimana su tale punto si era espresso anche Michele Crisci, presidente Unrae, che suggeriva al Governo italiano di seguire i colleghi francesi. Un punto che trova ampio consenso attiene all’abbattimento dell’IVA per l’acquisto delle auto aziendali. O che comunque ne abbassino la fiscalità a carico di chi in generale compera un’auto nuova. Si avrebbe il gran vantaggio di avere un parco auto circolante sempre nuovo ed efficiente, meno inquinante e con la relativa industria sempre a pieno regime.

Incentivi rottamazione auto fino a 4mila per l’acquisto: conto alla rovescia

Intanto c’è da registrare la forte crisi 2020 del settore auto. A maggio (dati del mistero dei Trasporti) si sono avute il 50% di immatricolazioni in meno rispetto al maggio 2019. Mentre ad aprile e marzo i saldi sono stati ancora più terrificanti e pari, rispettivamente, a –97,55% e –85,39. Nel periodo dell’epidemia il numero di compravendite si è fermato a quota 306mila, con ben due terzi delle quali usate (67,49%). Dando vita a una perdita di fatturato pari a 8,3 mld di € e €1,8 mld in termini di gettito IVA perso. Proiettando tali dati a tutto il 2020 si stima quindi un minor fatturato cumulato pari a –17,4 mld, e un mancato incasso erariale per –3,8 mld (di IVA).

C’è infine un altro tassello importante da tenere a mente. Se la manifattura dell’auto gira a questi livelli potrebbe innescarsi anche una potenziale bomba sociale. Fatta da decine e decine di migliaia di famiglie a rischio stipendio.

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