In questi casi il cliente può far valere i suoi diritti verso il ristorante

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Gli Esperti di ProiezionidiBorsa hanno già avuto modo di parlare del danno da immissioni intollerabili, per esempio, all’interno di un condominio. È bene sapere che in questi casi il cliente può far valere i diritti verso il ristorante. Infatti, il titolare dell’attività può essere responsabile diretto di una serie di disagi per il consumatore che non possono essere imputati al proprietario del locale.

La responsabilità per immissioni di fumo, odori o rumori superiori alla normale tollerabilità viene di solito imputata al proprietario dell’immobile. Ma se quel locale è affittato ad un ristoratore è ben probabile che gli odori ed i fumi dipendano da cattiva condotta del ristoratore stesso. Per esempio possono svilupparsi fumi per mancata pulizia periodica della canna fumaria o per scarsa sostituzione dei filtri delle cappe.

In questo caso chi lamenta odori intollerabili può fare causa sia al proprietario dell’immobile che al ristoratore per sentir affermare la loro responsabilità in solido, come riconosce la Corte di Cassazione con sentenza 11125 del 2015.

Non finisce qui, perché anche in questi caso il cliente può far valere i suoi diritti verso il ristorante.

Se il bambino si fa male nell’area giochi del ristorante

Per esempio alcuni ristoranti si muniscono di un’area giochi per intrattenere i figli dei clienti ed attirare così una clientela fatta soprattutto di famiglie. Se un bambino si fa male i genitori possono chiedere il risarcimento dei danni al ristoratore che abbia installato un’area giochi non a regola d’arte. Attenzione però a questo limite. Non possono essere chiesti al ristoratore i danni derivati da un uso sconsiderato di quei giochi, perché il personale del ristorante non ha l’obbligo di sorvegliare i bambini. Quest’ultimo onere spetta sempre e solo ai genitori del minore. Così afferma la Cassazione con sentenza 12401 del 2013.

Danno da intossicazione alimentare

Per la cattiva conservazione dei prodotti il ristoratore rischia addirittura il procedimento penale. Il cliente deve rifarsi alla disciplina di cui alla legge 283 del 1962. Infatti il ristoratore deve conservare il cibo che acquista in locali puliti ed in frigoriferi che mantengano intatta la catena del freddo e che non siano vetusti od arrugginiti.

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