In pensione nel 2021 a 64 anni con assegno INPS da 1.288,78 euro, quando è possibile

lavoratore

I requisiti per accedere alla pensione anticipata con il regime contributivo prevedono delle condizioni specifiche per il lavoratore che intende fruirne. Possono accedere a tale forma di calcolo coloro che vantano un preciso numero di anni di contributi successivi al 31 dicembre 1995. Si tratta dei cosiddetti lavoratori “contributivi puri”, per i quali potrebbe valere il calcolo della pensione anticipata contributiva. Nella presente sezione vedremo quando è possibile andare in pensione nel 2021 a 64 anni con assegno INPS da 1.288,78 euro.

Come funziona la pensione anticipata nel regime contributivo

Sono sempre molte le soluzioni che si offrono ai lavoratori per il raggiungimento della tanto agognata pensione. C’è chi attende quella di vecchiaia e chi, al contrario, sfrutta la possibilità di un collocamento in quiescenza anticipato laddove ve ne sia opportunità. Il trattamento previdenziale del quale vogliamo occuparci oggi rientra nel novero delle pensioni anticipate. Si tratta della pensione anticipata nel sistema contributivo e di seguito cercheremo di capire quali caratteristiche possiede. In quali casi è possibile andare in pensione nel 2021 a 64 anni con assegno INPS da 1.288,78 euro?

Quando si parla di pensione nel sistema contributivo, si deve anzitutto porre una differenziazione rispetto alla pensione anticipata ordinaria. Quest’ultima, infatti, prevede che si possa accedere al pensionamento con: 41 anni e 10 mesi di contributi per le donna e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

Tali requisiti non risentono della variabile anagrafica in quanto l’accesso a tale tipo di pensione non ha limiti di età. Differente è invece il calcolo col sistema interamente contributivo. Esso concede al contribuente di uscire dal mondo del lavoro con: almeno 64 anni di età ed un montante contributivo minimo pari a 20 anni. In questo caso si considerano come contributi effettivi accreditati quei contributi di tipo: obbligatorio; volontario o di riscatto. Al contrario, non rientrano nel calcolo i contributi che conseguono ad accredito figurativo per disoccupazione, malattia o prestazioni equivalenti. A tali requisiti specifici, inoltre, se ne aggiunge un terzo di pari importanza al fine di acquisire il diritto.

In pensione nel 2021 a 64 anni con assegno INPS da 1.288,78 euro, quando è possibile?

Per l’accesso alla pensione anticipata contributiva vi è anche il cosiddetto requisito di importo: il collocamento in quiescenza con questa formula è possibile solo se l’importo dell’assegno mensile è pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale. Ora, sappiamo che per l’anno 2021 il valore dell’assegno sociale corrisponde 460,28 euro. Questo significa che: chi intende avvalersi di tale formula pensionistica dovrà raggiungere un importo minimo di pensione pari a 1.288,78 euro, ossia 460,28 euro moltiplicato per 2,8 volte. Soltanto nella misura in cui si dimostra il possesso di tutte le condizioni valide, è possibile inoltrare l’istanza all’INPS per questa soluzione pensionistica.

Approfondimento

L’INPS chiarisce come ottenere l’esonero contributivo nel Cassetto previdenziale

Consigliati per te