In molti ignorano i grandi benefici che i cereali integrali portano alla salute e alla dieta e ne mangiano troppo pochi

cereali integrali

Nell’anno 2018, il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ha rilasciato una revisione delle sue linee guida per una sana alimentazione, un documento rivolto ai consumatori e riportato anche sul sito del Ministero della Salute. Si basa sul modello della dieta mediterranea e vede come obiettivi la prevenzione delle malattie cronico-degeneratorie, la promozione di salute e longevità e la sostenibilità sociale e ambientale del consumo di alimenti.

Una sua parte è dedicata all’invito al consumo di cereali integrali. Secondo il CREA, in Italia il consumo dei cereali integrali è molto basso, anche se negli ultimi anni ”si assiste ad un timido aumento del loro consumo, forse legato alla maggiore informazioni sulle proprietà nutrizionali di questi prodotti […]”. Ma ancora in molti ignorano i grandi benefici che i cereali integrali portano alla salute e alla dieta e ne mangiano troppo pochi.

Perché i cereali integrali fanno bene alla salute e aiutano anche chi è a dieta

L’apporto calorico dei cereali integrali non si differenzia in modo particolare da quello del prodotto raffinato. Ma il vantaggio deriva dalla maggiore sensazione di sazietà che sono in grado di procurare. Di conseguenza, sono un valido alleato delle persone a dieta. Per non parlare delle loro qualità sotto il profilo nutrizionale. Mangiarli permette di assumere tutta la fibra di cui si ha quotidianamente bisogno. Fibre e cereali integrali contengono composti importanti per la salute, come l’amido resistente, gli oligosaccaridi, i lignani, i fitosteroli, l’acido fitico, i tannini, i lipidi e gli antiossidanti.

Aiutano a prevenire alcune malattie

Un ampio spazio della trattazione è dedicato anche a questo aspetto. Il consumo di cereali integrali è associato ad una riduzione del rischio di malattie cronico-degenerative, come il diabete. Ma si pensi anche alle malattie cardiovascolari, la principale causa di morte in Italia (34,8% dei decessi) come riportato dal Ministero della Salute. La riduzione del rischio di contrarne è di fino al 20% circa in chi assume dalle 3 alle 5 porzioni di cereali integrali al giorno.

Nello specifico, favorisce un minore assorbimento di colesterolo e un un minore livello di LDL nel sangue. Da citare anche la funzione di probabile fattore di riduzione per alcune forme di cancro, come quello del colon-retto (nel 2017 l’AIRTUM stimava colpisca circa 23.000 donne e 30.000 uomini ogni anno) o quelli ormoni-dipendenti. Tra gli ultimi si annovera quello alla mammella, il primo tutti i tumori che colpiscono le donne dei paesi Occidentali secondo l’AIRC (Fondazione per la Ricerca sul Cancro).

Inoltre hanno valenza sia preventiva che di supporto dietetico alla terapia per il diabete di tipo 2.

Contribuiscono alla salute del tratto gastro-intestinale

Un giusto consumo di cereali integrali favorisce lo sviluppo di un microbiota intestinale sano e ha effetti benefici sulla peristalsi. Ciò grazie all’alta presenza di fibre e oligosaccaridi.

Quanti cereali integrali al giorno bisogna consumare?

In molti ignorano i grandi benefici che i cereali integrali portano alla salute e alla dieta e ne mangiano troppo pochi. I cereali sono il grano, il frumento, il riso, il mais o granturco, il farro, l’orzo, l’avena, la segale e il miglio. Le linee guida per una corretta alimentazione suggeriscono di fare in modo che almeno la metà di quelli consumati ogni giorno sia di tipo integrale. Ma facendo attenzione ad alternare tra cereali integrali e normali nei bambini di età inferiore a tre anni. Nel loro caso, un eccesso di fibra può ridurre l’assorbimento di nutrienti importanti per la loro crescita.

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