In emergenza sanitaria al concorso con la febbre

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Pandemia in corso, norme stringenti per l’accesso nei luoghi aperti al pubblico, obbligo di distanziamento in treno per evitare i contagi. Eppure in emergenza sanitaria si può andare al concorso con la febbre.

Molti sono i concorsi banditi o addirittura in corso di svolgimento in questo periodo. Alcuni sono stati segnalati anche su queste pagine dagli Esperti di Proiezionidiborsa. È allora doveroso segnalare anche come risolvere un possibile intoppo di fronte a cui il candidato possa trovarsi. In questo periodo basta avere due linee di temperatura di troppo per sentirsi dire che non si può accedere, per esempio all’Ufficio delle Poste.

Ma per un concorso la giurisprudenza fa un’eccezione. Il principio è ovviamente quello del bilanciamento degli interessi contrapposti. Da un alto l’interesse del candidato a partecipare al concorso cui si è iscritto e che senz’altro è per lui molto importante. Dall’altro lato l’interesse della collettività a non correre rischi e a che, nello specifico, non si propaghi il contagio da Covid. Cosa fare se un candidato si presenta, in emergenza sanitaria al concorso con la febbre?

Recentemente è successo che un candidato si sia presentato a sostenere la prova scritta di un concorso pubblico. Il termoscanner all’ingresso ha indicato una temperatura superiore ai 37,5 gradi che rappresentano la soglia massima tollerata in periodo Covid.

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La sentenza del TAR

Su ricorso dell’interessato che rischiava l’esclusione dal concorso il TAR Friuli Venezia Giulia si è pronunciato con sentenza 415 del 2020.

Afferma il TAR che avere la febbre non è un valido motivo per escludere un candidato da un concorso. Non è perché non c’è una legge che lo preveda come valida ragione di esclusione. E soprattutto non è previsto da nessuna delle norme che hanno disciplinato la situazione di emergenza sanitaria.

Quindi, commenta il TAR, non si possono equiparare situazioni di peso completamente diverso. Se la febbre supera i 37,5 gradi oggi è possibile impedire l’accesso alle poste o in banca. Diverso è escludere un soggetto da un concorso che potrebbe cambiargli la vita. Per questo serve una specifica norma che lo preveda. E quella norma, ad oggi, non c’è. Pertanto tutti i candidati ai concorsi che non si sentono troppo in salute faranno bene a portare con sé il numero di questa sentenza per far verbalizzare alla commissione esaminatrice che chiedono di poter sostenere la prova secondo i principi lì stabiliti.

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