In caso di infezioni della vescica ecco 3 modi per dare sollievo prima di una terapia antibiotica

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Molte donne hanno problemi legati a infezioni del tratto urinario e della vescica. Il rischio che una donna manifesti un’infezione urinaria nel corso della sua vita è di circa il 50%, mentre che abbia delle infezioni ricorrenti è di circa il 25%. Generalmente, il trattamento medico prescritto negli ambulatori è una cura antibiotica, con antibiotici ad ampio spettro. Spesso però questo tipo di cura non risolve il problema e anzi, nel caso delle recidive, aumenta il rischio di selezionare batteri resistenti agli antibiotici. In caso di infezioni della vescica, ecco allora 3 modi per dare sollievo prima di una terapia antibiotica.

Vincenzo Tiberio, Pasteur e le muffe

Nel 1895, un giovane medico, poi ufficiale della Marina Militare, scrisse queste parole per quanto riguarda alcune muffe che stava studiando: “L’autore ha osservata l’azione del […] Penicillium glaucum e dello aspergillus flavescens […] su alcuni schizomiceti patogeni […] trovandoli forniti, specie quello dello aspergillo, di notevole potere battericida”. Si tratta della prima evidenza dell’esistenza di una funzione antibiotica in un essere vivente. Quel medico si chiamava Vincenzo Tiberio.

Trenta anni più tardi, nel 1928, Alexander Fleming, in un laboratorio londinese osservò una capsula di petri in cui era cresciuta una muffa. Attorno ad essa, le colonie batteriche non crescevano a causa della sua azione antibatterica. Questa scoperta gli valse il premio Nobel nel 1945.

Cosa succede quando si trattano i batteri con antibiotici? Gli antibiotici agiscono sulla struttura del batterio, di fatto eliminandolo e uccidendolo. In maniera casuale può succedere che alcuni batteri riescano a sopravvivere anche in presenza di antibiotico. Si tratta della resistenza agli antibiotici, un enorme problema che potrebbe rendere inutile l’uso di questi farmaci. L’uso intensivo di antibiotici aumenta la possibilità di avere batteri resistenti.

Antibiotici e farmaco-resistenza

Come accennato in precedenza, gli antibiotici sono il farmaco più utilizzato e più efficace per le infezioni della vescica. Gli antibiotici, in alcune circostanze, sono dei farmaci salvavita e certamente sono uno dei trattamenti più efficaci nel caso di infezioni.

Tuttavia molte donne, soprattutto tra coloro che manifestano infezioni ricorrenti del tratto urinario, sollevano forti dubbi sull’uso esclusivo degli antibiotici. Si tratta di timori fondati proprio a causa della farmaco-resistenza che si potrebbe sviluppare. Inoltre gli antibiotici non fanno distinzioni tra microbioma (ovvero l’insieme dei batteri presenti nel nostro organismo normalmente) e batteri patogeni. Questo significa che il microbioma può cambiare, così come il rapporto tra batteri buoni e batteri cattivi.

In caso di infezioni della vescica ecco 3 modi per dare sollievo prima di una terapia antibiotica

Quali sono dunque i consigli per prevenire le infezioni urinarie e per curarle come primo approccio, senza ricorrere subito agli antibiotici?

Secondo uno studio appena pubblicato (Scott VCS et al, 2021),  le strategie possono essere diverse, fatto salvo che le donne che abbiano una infezione urinaria devono andare da uno specialista o dal medico di base.

  • aumento di consumo di acqua giornaliero;
  • uso, in prima battuta, di antiinfiammatori anziché antibiotici (dopo consulto medico);
  • assunzione di integratori al mirtillo rosso.

L’infezione alle vie urinarie è un problema comune a molte donne. Soprattutto se si verificano di frequente, sarebbe meglio consultare uno specialista che potrebbe anche decidere esami più accurati, per rintracciarne la causa.

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