In Borsa si torna a scommettere sul matrimonio che potrebbe scatenare la corsa di questi 2 titoli

BPER BANCA

Si torna a parlare di fusione tra BPER Banca e Banco BPM. L’accordo tra i due istituti sembra nell’ordine naturale delle cose. Rafforzerebbe da un punto di vi sta patrimoniale i due istituti e creerebbe valore per gli azionisti. E in Borsa si torna a scommettere sul matrimonio che potrebbe scatenare la corsa di questi 2 titoli.

La fusione sarebbe vantaggiosa per gli azionisti

In Borsa molti iniziano a scommettere che si stia avvicinando il momento di una nuova fusione tra banche in Italia. Dopo l’incorporazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo, sembrerebbe ineluttabile il matrimonio tra BPER Banca e Banco BPM.

Ne sono convinti gli analisti di Mediobanca, che in un report analizzano i vantaggi dalla fusione per le due banche. Indicando anche che dal matrimonio, ipotizzato alla pari, ne trarrebbero vantaggio anche gli azionisti dei due titoli.

Si spiega così il rally delle azioni nelle ultime sedute, con forti rialzi a partire dal 2 febbraio. Il matrimonio è nell’aria da tempo, ma nell’ultimo anno l’emergenza Covid ha rallentato il processo. Adesso, con l’arrivo di Draghi al Governo, il calo dello spread, una progressiva ripresa dell’attività economica, si potrebbero creare le condizioni adatte all’operazione.

In Borsa si torna a scommettere sul matrimonio che potrebbe scatenare la corsa di questi 2 titoli

Gli Analisti di ProiezionidiBorsa hanno analizzato graficamente i due titoli. BPER banca attualmente quota a 1,9 euro, molto lontano dai valori di febbraio dello scorso anno. Allora l’azione quotava 4,6 euro.

Tuttavia dai minimi di novembre, attorno a 1 euro, il titolo ha fatto un balzo enorme, guadagnando il 90% in poco più di 2 mesi. Considerando che febbraio 2020 l’azione quotava oltre 4,5 euro, non è impossibile pensare che i prezzi possano ritornare a quei livelli.

Quota 2 euro è una resistenza importante, oltre la quale l’azione potrebbe spingersi fino al primo target di 2,5 euro. Al ribasso i primi segnali d’allarme arriveranno con un eventuale discesa dei prezzi sotto 1,8 euro. Ma se questi dovessero scendere sotto 1,7 euro, si spingerebbero verso il supporto in area 1,5 euro.

La fase rialzista di Banco BPM

L’impostazione grafica di Banco BPM (MIL:BPE) è rialzista da maggio dello scorso anno. Da metà del mese il titolo sale costantemente. È sostenuto dalla linea di tendenza che passa per i minimi della settimana del 18 maggio e del 3 agosto.

Dopo un movimento laterale tra novembre scorso e gennaio, i prezzi hanno ripreso a salire. L’azione ha finalmente superato la resistenza a 2 euro e al momento dell’analisi quota 2,1 euro.

Il superamento della resistenza a 2,2 euro, favorirà una ulteriore salita fino a 2,5 euro, massimo toccato a febbraio scorso. Ma un ritorno sotto 2 euro sarebbe un campanello d’allarme.

In questa ipotesi i prezzi potrebbero scendere fino a 1,7 euro. E se la corsa proseguisse, terminerebbe il trend rialzista di medio periodo, per l’inizio di un trend ribassista con primo target 1,5 euro.

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