In arrivo la stangata del Fisco. Il 1° giugno pioggia di accertamenti e pagamenti

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In arrivo con il 31 maggio la scadenza della proroga degli avvisi di accertamento e delle cartelle e con essa la stangata del Fisco. Pagamenti, contestazioni fiscali, cartelle esattoriali arriveranno a pioggia il 1° giugno prossimo per migliaia di contribuenti. In merito alla riscossione dei pagamenti, il decreto “Cura Italia” ha disposto il congelamento dei versamenti per non gravare ulteriormente sui portafogli degli italiani. Le disposizioni governative nascono dall’urgenza di frenare l’ondata anomala che si sta abbattendo sul sistema finanziario italiano. La stretta continua esercitata dall’epidemia sta asfissiando l’economia nazionale.

La prolungata stagnazione delle attività lavorative e produttive su scala nazionale ha portato ad una risoluzione governativa a favore dei contribuenti. Nel decreto legge n. 18/2020, noto ormai a tutti come “Cura Italia”, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a sospendere i versamenti di prossima scadenza. Ma è in arrivo la stangata del Fisco con l’approssimarsi della scadenza fissata dalla proroga. Ricordiamo difatti che l’Autorità fiscale ha consentito ai contribuenti di procrastinare i pagamenti in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020.

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In arrivo la stangata del Fisco

Il 1° giugno 2020 è alle porte e giungeranno assai sgraditi ai contribuenti gli avvisi di accertamento e tutte le cartelle di pagamento in proroga. La data limite fissata al 31 maggio prossimo segna difatti la scadenza della sospensione di tutti i versamenti che il decreto “Cura Italia” ha concesso. Ne consegue che il contribuente dovrà entro il 30 giugno 2020 onorare il pagamento delle cartelle fiscali.

A ciò si aggiunga un’ulteriore novità. In ragione del rispetto delle norme di distanziamento sociale sarà evitato con scrupolo l’avvicinamento al portalettere. Il che equivale a dire che gli atti di riscossione saranno depositate nella cassetta della posta senza assicurarsi della presa in carico dei documenti da parte del destinatario. Gli atti tributari saranno corrisposti nella buca delle lettere al pari di ordinarie bollette.

Il mancato accertamento dell’effettiva consegna e relativa conoscenza degli atti di notifica da parte del contribuente solleverà proteste. Ciò perché l’Agenzia delle Entrate ha il dovere di accertare l’avvenuta ricezione e presa visione degli atti da parte del destinatario. L’articolo 6 dello Statuto del contribuente garantisce difatti il contribuente, evitando così il rischio di decadenza o prescrizione di atti all’insaputa del destinatario.

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