In arrivo assegni INPS da 250 a 800 euro mensili per le Partite IVA nel 2021

INPS

I consulenti di ProiezionidiBorsa avvertono i Lettori che sono in arrivo assegni INPS da 250 a 800 euro mensili per le Partite IVA nel 2021. Il sostegno economico giungerà direttamente dall’Ente previdenziale a vantaggio delle categorie di lavoratori che continuano a subire perdite. Sono innumerevoli i professionisti che stanno pagando un elevato prezzo alla seconda ondata di coronavirus. Il blocco o la drastica riduzione delle attività lavorative mette a dura prova il bilancio mensile dei contribuenti che ormai da mesi attingono dai propri risparmi. L’accantonamento di somme di denaro ha aiutato molti a fronteggiare l’emergenza economica, ma preoccupa non poco il perdurare dell’interruzione produttiva.

Ad ostacolare ulteriormente la ripresa delle sorti finanziarie dei lavoratori autonomi interviene il pesante appuntamento della copertura assicurativa. L’obbligo di pagare i contributi alla cassa previdenziale rappresenta una voce di spesa che pesa ancor di più quando le entrate iniziano a diminuire sensibilmente. In un precedente articolo i nostri consulenti hanno illustrato “Come aprire la Partita IVA senza pagare contributi INPS”. E ciò ovviamente costituisce una prima forma di risparmio per i professionisti che non possono contare sulla certezza dei redditi da lavoro. Non può dunque che confortare la notizia secondo cui sono in arrivo assegni INPS da 250 a 800 euro mensili per le Partite IVA nel 2021. Soprattutto in vista del rischio cui l’epidemia da coronavirus ci espone in merito ad una possibile e più violenta terza ondata.

In arrivo assegni INPS da 250 a 800 euro per le Partite IVA nel 2021

Giungeranno ad alcune categorie di lavoratori autonomi e sarà proprio l’INPS ad emettere gli assegni con cadenza mensile. Si tratta di un ammortizzatore di carattere sperimentale che entro il 31 dicembre riceverà l’approvazione del Governo. Raggiungerà chi è titolare di Partita IVA da almeno 4 anni e riesce a dimostrare un calo delle entrate a seguito della crisi economica in corso. Altro requisito importante per beneficiare dei contributi statali riguarda la situazione reddituale che non dovrà superare la soglia di 8.145 euro. L’ultima condizione da rispettare per ricevere l’accredito del sussidio riguarda l’ammontare del fatturato. Occorre infatti che, nell’anno precedente alla richiesta, si certifichi un reddito da lavoro inferiore al 50% rispetto agli introiti di 3 anni prima. Non sarà tuttavia possibile richiedere tali assegni se il contribuente risulta percettore di reddito di cittadinanza.

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