Imprese e lavoro sono all’ultimo passo verso il precipizio

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L’escalation di contagi per il coronavirus si fa sentire. Imprese e lavoro sono all’ultimo passo verso il precipizio. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha condotto una indagine tra i propri iscritti per capire lo stato di fatto. Purtroppo, un nuovo lockdown è devastante per imprese e lavoro. Si corre il rischio di far chiudere 2 imprese su 10. I consulenti del lavoro hanno il polso della situazione perché da mesi hanno accompagnato le imprese nella gestione della crisi.

Lockdown da evitare

I professionisti hanno chiaramente detto che un nuovo picco pandemico e l’inasprimento delle misure restrittive, porterebbe alla chiusura di tantissime attività presenti sul territorio.

La situazione cambia, logicamente, da territorio a territorio. Da Nord a Sud le previsioni sono molto negative. L’emergenza sanitaria non fa distinzione geografica. Di conseguenza, il maggior rischio di chiusura di aziende si verifica al Sud.

Posti di lavoro in fumo

Nel 2020 le aziende potrebbero perdere un milione di posti di lavoro. Un bilancio pesante per il milione e mezzo di aziende operanti sul territorio nazionale. L’effetto della crisi si farà sentire ancora di più quando le aziende potranno licenziare.

A questo punto il conto per l’occupazione italiana sarà davvero pesante. Ad inizio pandemia, le stime erano di ben altro tenore. Ma oggi il quadro sta mutando con l’ aggravarsi delle misure che si stanno adottando in questi giorni a livello territoriale.

Fare impresa diventa più difficile

Alberghi, ristoranti, aziende che operano nella filiera del tempo libero, della cultura e del commercio pagheranno un conto salatissimo. In effetti, questo comparto, non ha vie di uscita. La metà degli imprenditori si vedrà costretto a ridurre gli organici.

Il crollo dei flussi turistici ha penalizzato in misura determinante le attività legate al mondo dell’intrattenimento. Inoltre le previsioni non sono buone neanche per il commercio, per il settore del credito e assicurazioni e per il terziario.

Di contro il settore manifatturiero ha tenuto meglio da un punto di vista occupazionale. Lo sblocco dei licenziamenti è il vero rischio per la disoccupazione. Purtroppo imprese e lavoro sono all’ultimo passo verso il precipizio.

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