Immobiliare USA: nuovo boom

Immobiliare Usa

In questa delicatissima fase in cui la FED viene costantemente messa sotto pressione dalla Casa Bianca affinché tagli i tassi di interesse anche l’immobiliare USA dà una mano a Powell e soci.

La Banca Centrale americana anche ieri infatti ha visto pubblicati dati macroeconomici sul settore immobiliare USA assolutamente eccellenti.

Dati che confermano la bontà del posizionamento della FED verso una disponibilità monetaria soltanto teorica.

All’atto pratico infatti poi Powell si mantiene in stand by per la forza ancora presente nel ciclo economico americano.

Dati macroeconomici del settore immobiliare USA

  USD Vendite di nuove abitazioni (Mar) 692K 647K 662K
  USD Vendita di case nuove (Mensile) (Mar) 4,5% -3,0% 5,9%

La vendita di case nuove si attesta a un brillante +4.5% smentendo la dinamica in altalena che dopo il +5.9% vedeva le attese a -3.0%.

Ma quello che colpisce è lo straordinario dato sulle vendite di nuove abitazioni che a 692K versus 647k atteso e 662K precedente, batte tutti i RECORD!

Immobiliare USA forte: crisi lontana

Pur memori della crisi sub-prime abbiamo più volte specificato che il settore immobiliare USA non è comunque in grado di produrre effetti immediati sulle dinamiche di borsa.

E’ però altrettanto chiaro che la forza del settore immobiliare USA allontana lo spettro di una crisi economica imminente.

Spettro più volte agitato da Donald Trump ma che in effetti, ogni giorno di più, trova ben pochi riscontri nei numeri dell’economia americana che vengono pubblicati.

Per il taglio dei tassi… ripassare

In una siffatta condizione di brillantezza economica per ottenere un taglio dei tassi la Casa Bianca dovrà certamente “ripassare” più avanti.

Per non parlare di una nuova ondata di QE che sarebbe assolutamente fuori luogo.

Anzi, questa serie di dati positivi rischia prima o poi di muovere al rialzo l’inflazione.

Falchi della FED in movimento in caso di inflazione

In caso di inflazione saranno certamente i falchi della FED ad iniziare a volteggiare sopra la testa di Powell al fine di ottenere un rialzo dei tassi.

Rialzo dei tassi volto a spegnere le velleità inflattive che dovessero presentarsi.

Dati troppo buoni per le borse?

Le borse USA sono ormai lanciate a ritoccare i vecchi massimi storici, come su ProiezionidiBorsa  abbiano anticipato da tempo.

Viceversa le borse europee stanno leggermente zoppicando prima di slanciarsi ancora al rialzo? Come mai?

La migliore intensità dei dati macroeconomici dall’Immobiliare USA così come dei più recenti dati europei toglie l’aspettativa di una BCE aggressiva sul piano dell’espansione monetaria.

E così le borse perdono un po’ di grinta rialzista.

Ma si tratta soltanto di una fase di ri-accumulazione dei prezzi.

 

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