Arrivano buone nuove da ArcelorMittal (EURONEXT:MT): il governatore pugliese Michele Emiliano ha dichiarato che la multinazionale franco-indiana pagherà il 100% delle aziende dell’indotto entro domani.
Queste sono le notizie che trapelano dopo un non facile incontro tra i dirigenti della ArcelorMittal, il presidente di Confindustria di Taranto e il sindaco della città.
Ma le buone notizie sembrano non finire qui.
La multinazionale che aveva comunicato poche settimane fa di voler lasciare l’ex Ilva di Taranto, ha deciso di aprire i negoziati col governo dopo l’incontro di venerdì col premier Conte.
Ma ci sarà bisogno di “settimane di tempo”.
Dati economici della società
La multinazionale, franco-indiana a seguito dell’acquisto da parte di Lakshmi Mittal per circa 33 mld di $, è il più grande produttore di acciaio, ma è attivo come fornitore nei settori automobilistico, costruzioni, elettrodomestici e imballaggi.
Opera attualmente in Europa, Sud Africa e Asia e le sue azioni sono incluse in più di 120 titoli borsistici.
La multinazionale produce ogni anno complessivamente 114 mln di tonnellate di acciaio.
Nel 2018 ha avuto un incremento dei ricavi del 10.7%, dai 68.67 mld di $ del 2017 a 76 mld $.
Un più forte incremento registrato dall’Ebitda (MOL), +22.1% dall’utile netto +12.7% (arrivato a 5.14 mld $ rispetto ai 4.56 md $ del 2017).
In base a questi dati e contingenti e alle prospettive economico ArcelorMittal sembra un titolo da comprare.
Investire nell’ArcelorMittal: strategia operativa
Le news sull’ex Ilva potrebbero creare molto rumore nel breve attorno alle quotazioni azionarie. In prospettiva questo potrebbe essere un ottimo titolo da comprare.
Attualmente il prezzo è a quota 15,716 $, in zona dei minimi annuali (a quota 11,200), ma gli indicatori e gli oscillatori di trading sono importai al rialzo nonsoatnte il rialzo del 40% degli ultimi mesi.
Se il prezzo settimanalmente chiude su livelli superiori a 16,450 $, con stop a 14,200 $, si prospetta un’ottima performance nei prossimi 6/12 mesi con due obiettivi:
a) il primo a 21,400 $ (massimi anno 2019)
b) il secondo a 30,100 $ (massimi anno 2018 e 2013)
