Il valzer delle Banche centrali

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Le Banche Centrali tornano al centro della scena dopo l’audizione al parlamento europeo dove il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha rimarcato la disponibilità dell’istituto di Francoforte di intervenire ampliando portata e durata del programma di Quantitative Easing qualora necessario, ma sottolineando al contempo come sia ancora presto per valutare gli effetti di lungo periodo delle turbolenze sui mercati e del rallentamento dell’economia cinese. Draghi prende tempo, ma mantiene un’impostazione incoraggiante per l’economia europea che rimane saldamente ancorata ad un percorso di crescita ancora timido, ma che sembra attualmente immune da ciò che succede in Asia. Altri esponenti della BCE, con in testa il governatore della Banca Centrale Austriaca Nowotny, si sono detti a favore della possibilità di un ulteriore intervento dell’istituto di Francoforte qualora necessario.

Dall’altra parte dell’Atlantico, il governatore della FED Janet Yellen terrà oggi una lezione all’università di Amherst in Massachusetts sul tema “Dinamiche inflazionistiche e politica monetaria”. Questa potrebbe rappresentare l’occasione per Janet Yellen di fornire un ulteriore indirizzo ai mercati dopo il disastro comunicativo dell’ultimo FOMC. La necessità di indirizzare i mercati sul medio periodo è fondamentale, come sostiene anche Bill Gross, ex gestore del comparto fixed income di Pimco. Gross sottolinea come sia fondamentale per la FED velocizzare il percorso di rinormalizzazione della politica monetaria e come l’inerzia stia causando ulteriori turbolenze sui mercati.

In Norvegia la Norges Bank ha tagliato i tassi portandoli a 0.75% e sostenendo la disponibilità ad intervenire ulteriormente qualora necessario.

 

Market Movers

8:00 Germania GFK Fiducia dei consumatori cons. 9.8 prec. 9.9

10:00 Germania IFO Fiducia imprese cons. 108.0 prec. 108.3

10:00 Norvegia Riunione di politica monetaria cons. 1.00% prec. 1.00%

14:30 Stati Uniti Ordinativi beni durevoli core m/m cons. 0.1% prec. 0.4%

14:30 Stati Uniti Nuove richieste di sussidi cons. 271k prec. 264k

16:00 Stati Uniti Vendite case nuove cons. 515k prec. 507k

23:00 Stati Uniti Conferenza stampa Yellen (FOMC)

 

EURUSD

La moneta unica riparte dopo una fase di ribassi di assestamento dopo le parole di esponenti di FED e BCE che congiuntamente avevano contribuito a far crollare le quotazioni di EURUSD dai massimi a 1.1450 fino a quota 1.11. La giornata di contrattazioni si apre in consolidamento in area 1.12 grazie anche ai buoni dati di fiducia usciti in Europa questa mattina. Sorprende soprattutto la performance italiana e quella tedesca. Per la giornata in corso, e anche per le prospettive sui fondamentali americani non eccezionali, la moneta unica potrebbe proseguire il suo percorso verso quota 1.1250.

 

GBPUSD

Senza market movers sulla sterlina, il cable riesce solo parzialmente a giovare della debolezza del biglietto verde riportandosi in apertura delle contrattazioni in Europa in area 1.5260. Anche nel caso del rapporto tra divisa inglese e dollaro statunitense, le prospettive per la giornata sono per un leggero miglioramento delle quotazioni qualora i dati previsti nel pomeriggio non brillino in positivo.

 

USDJPY

Sessione asiatica all’insegna dei ribassi sul mercato azionario domestico nipponico con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che perde quasi 3 punti percentuali contribuendo a riportare il rapporto tra biglietto verde e yen sotto quota 120.00 in area 119.90. L’apertura dei mercati europei ha tuttavia riportato il valore della valuta nipponica sopra 120.00 mantenendolo comunque nell’area di stabilità a cavallo proprio di quel livello.

 

Emanuele Rigo

Ava Trade

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