Il Trend, gli swing in corso e le previsioni sull’ORO delle case di brokeraggio: quale futuro?

ProiezionidiBorsa

E’ del 19 giugno un interessante articolo di MilanoFinanza dal titolo “Oro, cinque previsioni sul prezzo nel 2017”.

Dopo aver raggiunto i massimi di sette settimane all’inizio del mese, senza però riuscire a sfondare il livello psicologico di 1.300 dollari l’oncia, l’oro è sceso a 1.250 dollari, visto che il biglietto verde ha iniziato rafforzarsi a causa di uina serie di fattori di incertezza. Continuerà il trend discendente o ci saranno a breve spazi di ripresa? Il parere di analisti e gestori

1) Union Bancaire Privée. Secondo Névine Pollini, analista senior di Union Bancaire Privée-UBP, i rischi che pesano sullo scenario internazionale e le tensioni geopolitiche continuano a fornire un supporto a ulteriori ribassi del prezzo del metallo giallo e lo rendono interessante come bene rifugio da detenere il portafoglio. In particolare sul fronte Usa hanno avuto un peso le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, che ha espresso un giudizio positivo sull’economia statunitense, suggerendo che i recenti dati macro deludenti (quelli sul lavoro e sui beni durevoli) sembra siano solo temporanei. Yellen si è poi dimostrata favorevole a ulteriori rialzi dei tassi graduali, con decisioni indipendenti dai dati. Il mercato attualmente sta scontando una probabilità del 30% di un altro aumento entro la fine dell’anno. Il presidente dell’istituto centrale statunitense ha inoltre dichiarato che il Fomc inizierà “quest’anno l’attuazione di un programma di normalizzazione del bilancio, a condizione che l’economia si sviluppi nel complesso, come previsto”.

2) Société Générale . Gli analisti dell’investment bank francese hanno mantenuto il rating overweight (sovrappesare) sui metalli preziosi, visto che l’oro in portafoglio svolge una funzione di protezione a fronte di rischi geopolitici e di sorprese al rialzo dell’inflazione. La previsione sul prezzo medio 2017 è tuttavia inferiore ai livelli attuali (1.225 dollari l’oncia). Fra gli altri preziosi la stima 2017 per l’argento è 17 dollari, per il platino 1.040 dollari e per il palladio 775 dollari.

3) Credit Suisse. L’oro e i metalli preziosi, che sono le commodity più sensibili all’andamento dei tassi di interesse e ai movimenti dei cambi, hanno rapidamente perso terreno dopo che la Fed ha aumentato il tasso di riferimento di altri 25 punti base. In assenza di un grande impulso dalla domanda primaria (gioielli, banche centrali e impieghi industriali) i flussi degli investitori continuano quindi ad essere un importante driver di prezzo. Da questo punto di vista, e tenendo conto dello scenario globale, Stefan Graber, responsabile della strategia in commodity del Credit Suisse, consiglia di adottare un approccio molto cauto.

4) Rbc Capital Markets. Gli analisti si aspettano un prezzo medio 2017 di 1.300 dollari l’oncia, che corrisponde alla stima di lungo periodo, in crescita dai 1.250 dollari del 2016, proprio tenendo conto del clima di instabilità e dei rischi che potrebbero concretizzarsi nei prossimi trimestri. Fra gli altri preziosi, in progresso anche l’argento, da 17,11 a 19,25 dollari, il platino (da 987 a 1.038 dollari) e il palladio (da 613 a 785 dollari).

5) BoA-Merrill Lynch. L’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse giocano a favore dei beni reali, che dovrebbero realizzare una performance migliore di quelli finanziari. Fin dal 1970 la performance relativa degli asset reali è stata infatti per l’83% correlata all’inflazione. In consiglio è buy (comprare) oro, in attesa di un aumento della quotazione nel secondo semestre. La stima 2017 per il prezzo dell’oro è 1.286 dollari l’oncia e sale a 1.400 nel 2018. Per l’argento è 18,21 dollari l’oncia quest’anno, in progesso a 20,71 nel prossimo. Fra gli altri preziosi la proiezioni 2017 e 2018 sono rispettivamente 1.063 e 1.225 dollari per il platino e 768 dollari, in flessione a 760, per il palladio.

Come si può notare i pareri sono contrastanti, Quali sono le attese per Proiezionidiborsa?

Come scritto nel nostro report annuale per il 2017 le attese erano tutte al ribasso e sono mostrate con le linee continue in figura.

Notiamo subito come le quotazioni, dopo aver raggiunto il I° obiettivo naturale in area 1130$, abbiano dato origine a un rimbalzo che le ha portate a contatto con il livello in area 1296$ per ben due volte. Questo livello è di importanza fondamentale. La sua rottura al rialzo, infatti, farebbe invertire la tendenza al rialzo.

Questo rimbalzo, sebbene fino ad ora non abbia avuto un seguito, ha permesso di ricalcolare con maggiore precisione il prossimo obiettivo del ribasso in corso che si trova in area 1040$.

 

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