Il semaforo è rosso, giallo e verde proprio per questo curioso motivo

semafori

Il semaforo rosso è il dilemma di ogni guidatore. Minuti preziosi che potrebbero essere impiegati per attività più edificanti, vengono trascorsi davanti al semaforo, mentre i pedoni passano, senza poter far niente, se non mangiarsi le unghie o cambiare stazione alla radio. Però, anche le cose più semplici e banali all’apparenza hanno un loro significato preciso ed intrinseco. Anche in questo momento che capita nella vita di tutte le persone in diversi momenti della giornata, può essere un momenti di osservazione e analisi.

Per esempio, perché le strisce pedonali sono disegnate in questo modo? O perché il semaforo è proprio di questi colori? Questa è una domanda che vale la pena di approfondire. Il semaforo è rosso giallo e verde proprio per questo curioso motivo.

Un’invenzione americana

Il primo semaforo risale a circa gli anni venti del secolo scorso. Questi strumenti che dovevano servire ad organizzare il movimento dei veicoli e ad aiutare gli ausiliari del traffico, fecero la loro prima comparsa a New York. In Italia, invece, il primo semaforo esordì a Milano, nel 1925, proprio in Piazza Duomo. Per la scelta cromatica, gli americani, decisero di adottare il vecchio sistema di segnalazione delle ferrovie. Infatti, i treni avevano già da tempo un sistema simile ai semafori della viabilità odierna. Ma avevano solo due colori: il rosso e il verde. Il giallo venne inserito per indicare quella situazione intermedia fra pericolo e sicurezza.

I colori dell’anima

Il semaforo è rosso, giallo e verde proprio per questo curioso motivo: è una motivazione di tipo percettivo, istintivo, si potrebbe affermare. Infatti, a livello antropologico, i colori forti e caldi, danno subito l’idea di allarme. I colori caldi sono colori energetici, proprio l’energia di cui si necessita quando dobbiamo porre attenzione a quello che facciamo. Il verde, e i colori freddi in generale, sono più distensivi. È proprio una questione che risiede nel patrimonio genetico dell’umanità.

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