Il segreto bancario non ha più veli come una volta. L’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza, i concessionari per la riscossione hanno accesso ai nostri rapporti finanziari. Ora gli Enti locali possono agire in modo da ottenere in modo coattivo imposte e tasse di loro competenza.
Conti correnti, depositi degli italiani sono sotto il sole. Tutti i soggetti prima indicati hanno l’accesso alle informazioni relative ai movimenti finanziari. Gli italiani si sono sempre fatti forte di conservare i soldi in banca e di tenerli a sicuro da azioni di terzi. Il segreto bancario ormai non esiste più. E’ bene dunque che ogni contribuente sia consapevole che se non paga, il creditore istituzionale può mettere in campo ogni azione per ottenere quanto dovuto. I Comuni e gli Enti locali hanno la possibilità di accedere alle informazioni contenute nell’archivio dei rapporti finanziari dell’anagrafe tributaria. Il Decreto Semplificazioni una volta approvato definitivamente ci sarà il via libera.
La nuova opportunità per Comuni ed Enti locali
Comuni ed Enti locali hanno a breve la possibilità di consultare i rapporti finanziari dell’anagrafe tributaria di ogni italiano. Molti si chiedono: è giusto?
Il tema è delicato perché i soggetti accertatori hanno informazioni relative ai rapporti di natura bancaria e delle movimentazioni di ogni contribuente. Fino al 2019 la Guardia di Finanza per ottenere l’accesso all’archivio dei rapporti finanziari doveva chiedere il via libera all’Agenzia delle Entrate.
Il concessionario della riscossione ex Equitalia ha più margini di manovra in termini di accesso alle informazioni di natura bancaria e finanziaria dei contribuenti. Il passaggio sotto il cappello dell’Agenzia delle Entrate ha portato benefici in questo senso.
L’archivio dei rapporti finanziari
L’archivio dei rapporti finanziari contiene tutti i segreti economici degli italiani. Banche, Poste, intermediari finanziari hanno l’obbligo di comunicare all’anagrafe tributaria qualunque cosa. In questo archivio sono contenuti tutte le informazioni relative finanziarie di ogni individuo. Per questo motivo è bene proteggere tali dati dagli accessi non autorizzati proprio per la delicatezza delle informazioni. Il segreto bancario non ha più veli come una volta.