Il ruolo importante della vitamina D nella lotta al Covid 19 

Covid

Siamo tutti alla ricerca, scienziati compresi, di come poterci difendere al meglio dalla malattia Covid 19. I consigli di base si conoscono bene distanza e mascherina, ma non c’è proprio altro che permetta al nostro corpo di combattere il coronavirus? D’altra parte ancora non è chiaro perché alcuni sono soggetti a questa malattia e altri no. Qualcosa ci deve essere come il ruolo importante della vitamina D nella lotta al Covid 19.

Il rapporto con il Covid 19

Ci sono due studi uno spagnolo e uno italiano che indagano sul ruolo della vitamina D. La ricerca spagnola pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism e guidata dal prof José Hernàndez, ha rilevato come nell’80% dei pazienti ricoverati per Covid 19 ci sia una forte carenza di vitamina D.

Stesso rilievo fatto dalla ricerca italiana a cura del team dell’ospedale di Pavia guidato dal dott. Riccardo Caccialanza e pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition. Oltre al legame col Covid 19, precisa ancora il dott. Caccialanza: “Un deficit di vitamina D è associato a un aumento dei rischi legati a patologie oncologiche, cardiovascolari e immunitarie”.

Per il momento con queste ricerche si è rilevato un nesso fra vitamina D e casi gravi di Covid 19. Ora gli studi che seguiranno dovranno stabilire se effettivamente la vitamina D possa giocare un ruolo di primo piano nella prevenzione del Covid 19.

Il sistema immunitario

Ciò che invece è stato già ampiamente dimostrato è il legame che esiste fra la vitamina D e sistema immunitario. Come dice l’Istituto Superiore di Sanità: “è di particolare importanza il contributo della vitamina D al buon funzionamento del sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario). In particolare, la vitamina D è importante per l’attivazione della prima linea di difesa contro alcuni microrganismi patogeni […] Inoltre la vitamina D ha la capacità di modulare la risposta infiammatoria controllando il grado di attivazione di molte cellule del sistema immunitario e la produzione di fattori che intervengono nell’infiammazione”.

Che cosa produce la vitamina D

E’ molto importante capire che l’80 – 90% della vitamina D per il nostro corpo proviene dal sole e il resto dall’alimentazione.

Sempre l’ISS ci dice che “alla nostra latitudine, da circa la fine di marzo alla fine di settembre, una persona sana, e senza particolari fattori di rischio, dovrebbe essere in grado di ottenere quantità sufficienti di vitamina D dai raggi solari”.

Il ruolo importante della vitamina D nella lotta al Covid 19

Aggiungiamo che non tutti i raggi solari sono la causa di produzione della vitamina D, ma solo gli UVB, i raggi ultravioletti di tipo B. E fra questi non tutti ma solo quelli compresi fra le frequenze di 290-315 nanometri, come evidenziano alcuni studi fra cui uno condotto sulla popolazione scolastica a cura di Warren E. Hathaway e pubblicato in The Journal of Education Research, Volume 88, 1995.

I raggi UV si prendono col sole, ma a differenza degli UVA, sono bloccati dal vetro. Per cui tutti quelli che portano occhiali da vista o da sole, non sono in gradi di assorbire questi raggi. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui nel nostro paese, vi è una forte carenza di vitamina D nelle persone.

Gli alimenti

La vitamina D si trova anche in alcuni alimenti quali il pesce grasso, come salmone, sardine, aringhe e sgombri; nel fegato, nei tuorli d’uovo, nei funghi che contengono vitamina D2 di origine vegetale. L’olio di fegato di merluzzo ne contiene molta.

Ecco qualche suggerimento per indagare sul ruolo importante della vitamina D nella lotta al Covid 19.

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