Il risultato straordinario di questo titolo non è bastato a spingere Piazza Affari impiombata dal fattore W

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A Piazza Affari c’è un settore più determinante di altri nell’influenzare il movimento dei prezzi. Un rialzo del listino milanese passa necessariamente per il rialzo dei principali titoli di questo comparto, quello degli istituti di credito. Oggi i titoli di questo settore sono schizzati in alto. BPER Banca ha guadagnato quasi il 2%, Banco BPM l’1,4%, Intesa Sanpaolo lo 0,7%. Ma è Unicredit che è letteralmente volata. La banca ha chiuso in rialzo del 5%. Ma il risultato straordinario di questo titolo non è bastato a spingere Piazza Affari impiombata dal fattore W.

Sono ottimi risultati ma potevano essere migliori. Nella seconda parte della seduta le banche hanno corretto, ad eccezione di Unicredit. Il titolo è stato sostenuto da una trimestrale oltre le attese e dalle parole del nuovo amministratore delegato.

Eppure questo risultato non è bastato per mettere Piazza Affari sulla via del rialzo. Il guadagno dello 0,1% del Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) a fine seduta lascia con l’amaro in bocca. Infatti, nella prima parte della giornata i prezzi erano lanciati al rialzo. A metà mattinata in Borsa si respirava un clima d’entusiasmo. Purtroppo si è spento presto. Alle 12:00 a Milano i prezzi del Ftse Mib erano allo stesso livello della chiusura di ieri e al termine della giornata la chiusura si è fermata a 24.945 punti.

Il risultato straordinario di questo titolo non è bastato a spingere Piazza Affari impiombata dal fattore W

Certamente sull’indice ha pesato il tonfo di TIM, che ha perduto il 5%. La notizia del definitivo fallimento del progetto della rete unica ha fatto sprofondare le quotazioni. Ma il crollo del titolo ha solo peggiorato una situazione già di per sé complicata. Basta guardare al risultato della giornata di oggi delle Borse europee. L’indice tedesco Dax ha guadagnato solamente lo 0,1%, quindi come Piazza Affari. La Borsa di Parigi è salita di quasi lo 0,3%, Madrid è salita dello 0,1%. Londra ha guadagnato lo 0,5%, ma la Borsa inglese è influenzata positivamente dalle dinamiche interne al Paese.

Perché le Borse europee hanno stentato? Per colpa di Wall Street, il fattore W, ed in particolare del Nasdaq. L’apertura debole dell’indice tecnologico ha frenato l’entusiasmo degli operatori e riportato l’incertezza in Europa.

Ma quello che più preoccupa è il risveglio dello spread tra BTP e Bund. Oggi ha chiuso a 109 punti, in salita di quasi il 2% da ieri. È un segnale da non sottovalutare.

Approfondimento

Questa l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.

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