Il riso ha un elemento nascosto di cui non sai nulla

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Il riso ha un elemento nascosto di cui non sai nulla.

Se il grano è alla base dell’alimentazione dei paesi a clima temperato, nella fascia tropicale è il riso a farla da padrona. Tuttavia ci sono da sempre delle eccezioni, come la nostra pianura padana, dove abbondano le risaie.  Inutile dire che il riso è anche uno degli alimenti più utilizzati in cucina. Tuttavia, il riso contiene un elemento nascosto di cui probabilmente non sai nulla. Vediamo qual è.

La tradizione

Il Madagascar, uno dei paesi a grande vocazione di riso, ha anche un proverbio su di esso: “Fotaka antanimbary mainty kely, fa tsy ratsy”. Il cui significato è: “il fango della risaia sporca un poco, ma non fa male”. Un invito ad affrontare la vita con un buono spirito. Questa parte del mondo considera il riso come un dono della terra, affidata loro dagli antenati, una tradizione sacra.

Fra i più grandi produttori di riso al mondo c’è la Tailandia. Ne produce talmente tanto, che ne esporta addirittura verso la Cina, il più grande produttore di questo cereale.

I vari tipi di riso

Il riso, una volta raccolto, viene separato dalla spiga e poi decorticato. Significa togliere il guscio che riveste il chicco bianco. Questa operazione non è indolore, perché c’è sempre una parte dello strato più esterno del chicco bianco, che si getta via. E in genere è la migliore, sotto il profilo nutrizionale.

Oggi si fa spazio tra le nostre preferenze il riso integrale, quello non decorticato. E’ molto ricco di fibre e elementi nutrizionali.

Ci sono tantissimi diversi tipi di riso. Il basmati, principalmente diffuso e prodotto in India e Pakistan. L’arborio, il carnaroli, il baldo e tanti altri. Si differenziano per la loro costituzione: lungo, fino, rotondeggiante. C’è anche un tipo di riso profumato,  difficile da reperire, ma estremamente buono.

Ad ognuno la scelta che più gli aggrada.

Il riso ha un elemento nascosto di cui non sai nulla

Ci sono sostanzialmente due modi diversi di coltivare il riso. Il metodo più diffuso e classico, che tutti conosciamo è la coltivazione in acqua, attraverso la risaia. E poi c’è quella a secco, senz’acqua, come per il grano.

Tuttavia, recenti studi hanno messo in evidenza la presenza nel riso di un elemento nascosto di cui non sai nulla, da non sottovalutare.

Esaminando i chicchi di riso, è stata scoperta una sostanza, che potrebbe non lasciare tranquillo il compratore. Essa è nota anche per il fatto che è inodore. L’elemento in questione è l’arsenico.

L’arsenico naturale vive nelle acque e anche in quelle delle risaie. In queste ultime, però, è presente anche l’arsenico inorganico, dovuto all’inquinamento ambientale. Questo tipo di arsenico è il più tossico. Il fatto poi che il riso stazioni diversi mesi in acque poco salubri, permette all’arsenico inorganico di venire assorbito in quantità critiche. A lungo andare l’arsenico agisce sull’organismo, provocando cancro, malattie cardiache, diabete di tipo 2.

L’assorbimento non fa distinzioni fra il riso normale e quello biologico. Il riso integrale, poi, è quello che ne mantiene le concentrazioni maggiori, perché non è decorticato.

Il modo migliore per eliminare l’arsenico dal riso,  è quello di sciacquarlo accuratamente con acqua abbondante e cucinarlo a dovere con molta acqua.

La buona notizia è che c’è un tipo di riso che assorbe poco arsenico.  E questo sembra dovuto principalmente a fattori genetici. L’unico tipo di riso che ha rivelato un basso assorbimento dell’arsenico, è il basmati.

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