Il regolamento europeo per il crowfunding

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Le piccole imprese possono accedere a nuove forme di finanziamento diffuso secondo il regolamento europeo per il crowfunding. A tale possibilità potranno accedere le imprese europee. La normativa europea mira a creare piattaforme sicure per la raccolta del finanziamento, nell’interesse sia di chi investe, sia di chi riceve il denaro.

Avete tempo a sufficienza per informarvi e prendere dimestichezza con lo strumento. Infatti le norme diverranno operative dopo un anno dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE.

Il procedimento di crowfunding è gestito da un fornitore del servizio che gestisce la piattaforma on line su cui lancia le campagne di raccolta fondi. Beneficiari dell’operazione sono start up o piccole e medie imprese esordienti, che necessitano di fondi per partire con la loro attività.

Il successo dell’idea nasce anche dal costo dell’accesso al credito tradizionale presso banche i finanziarie. Per i privati che decidono di diventare finanziatori, l’attrattiva nasce non solo dalla remunerazione del capitale investito. Nasce spesso anche dal desiderio di sentirsi parte di un progetto, finanziatori di un’idea che riteniamo vincente.

È il sogno dell’imprenditoria, senza essere imprenditori.

Il regolamento europeo per il crowfunding

Le cifre raccolte possono anche essere rilevanti. Il regolamento di cui vi parliamo disciplina la raccolta pubblica fino a 5 milioni di euro. Vediamo le norme a tutela degli investitori. Intanto il titolare del progetto da finanziare deve preparare una scheda dettagliata sul progetto stesso e metterla a disposizione degli investitori.

Dal canto suo, il gestore della piattaforma deve fornire agli investitori informazioni sul rischio finanziario che ogni progetto comporta. Deve anche rendere noti i criteri in base ai quali ha deciso di ammettere quel progetto sulla sua piattaforma.

Sul meccanismo del crowfunding e sulle singole piattaforme di raccolta, vigila un ente a ciò preposto in ogni Stato membro. Inoltre è competente a controllare la serietà delle iniziative anche l’ESMA (Autorità Europea degli Strumenti Finanziarie e dei Mercati).

In Italia l’operazione avviene sotto la vigilanza della Banca d’Italia. Infatti il crowfunding, soprattutto nella sua forma più tipica del lending, è un sistema di intermediazione creditizia. A fronte del capitale prestato dall’investitore, si prevede un interesse che verrà restituito dal beneficiario. Niente di diverso da un autentico mutuo, contratto però con una moltitudine potenzialmente numerosa di prestatori.

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