Il raggiungimento di quotazioni estreme frena il titolo Zucchi, le attese per le prossime settimane

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Nel report precedente facevamo notare come puntare sulle azioni Zucchi era ancora conveniente, ma il recente rialzo aveva fatto aumentare i rischi per gli investitori dell’ultima ora. L’avvicinarsi della massima estensione rialzista, infatti, naturalmente espone gli investitori a maggiori rischi. Per cui il raggiungimento di quotazioni estreme frena il titolo Zucchi, ma con le dovute cautele un investimento su questa società potrebbe ancora dare importanti soddisfazioni.

Per la cronaca ricordiamo che i nostri sistemi hanno dato un segnale di acquisto a chiusura della settimana del 20 settembre e da quel momento le quotazioni di Zucchi hanno guadagnato oltre il 90%.

D’altra parte, qualunque sia la metrica utilizzata, un’analisi basata sui multipli di mercato restituisce un titolo fortemente sottovalutato. Ad esempio, il rapporto prezzo/utili (PE) esprime una fortissime sottovalutazione visto che per Zucchi è circa 5, mentre per i suoi competitors vale circa 27. Il Price to Book ratio, invece, è in linea con la media del settore di riferimento.

Inoltre la situazione finanziala della società è molto solida e fornisce un’ottima base sulla quale costruire il futuro dell’azienda. Infatti, sia l’indice di breve che di lungo periodo sono superiori a 1 esprimendo una buona tenuta finanziaria del titolo.

Il raggiungimento di quotazioni estreme frena il titolo Zucchi, le attese per le prossime settimane secondo l’analisi grafica

Il titolo Zucchi (MIL:ZUC) ha chiuso la seduta del 30 dicembre a quota 3,83 euro in ribasso rispetto alla seduta precedente dell’1,79%

Time frame settimanale

La precedente proiezione rialzista, di cui parlavamo nel precedente report, non solo ha raggiunto la sua massima estensione in area 3,59 euro, ma è andata anche oltre.

Questa condizione ha portato a un aumento della volatilità con conseguente aumento dei rischi associati all’investimento. Zucchi, infatti, è più volatile del 75% dei titoli italiani negli ultimi 3 mesi, muovendosi tipicamente di +/- 7% a settimana.

Basti pensare che dopo il raggiungimento di un massimo in area 4,2 euro il titolo ha ritracciato di oltre il 10%. In questo modo si sono create le condizioni per un ritorno in area 3 euro. Quest’ultimo livello, poi, potrebbe rappresentare un ottimo livello dal quale ripartire.

Prima di investire sul titolo, però, si consiglia di attendere una riduzione della volatilità.

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