Il prossimo massimo assoluto per l’indice S&P 500 potrebbe arrivare non prima di maggio

mercati azionari

Nel precedente articolo del 7 febbraio ed in quello dell’8 febbraio 2022 abbiamo analizzato da un punto di vista storico-statistico i tempi di una correzione. Nel primo articolo abbiamo “misurato” i tempi per arrivare dal massimo al minimo assoluto, mentre nel secondo abbiamo visto i tempi che vanno dal massimo al recupero del 50% dopo aver segnato il minimo assoluto.

In questo articolo completiamo la disamina, con l’analisi dei tempi necessari a recuperare tutta la correzione, ossia quelli che vanno dal massimo assoluto al nuovo massimo assoluto.

Come si nota dalla tabella qui sotto per le due crisi più severe (Dot.com e subprime) è stato necessario un tempo rispettivamente di 1.876 e di 826 giorni. Questi casi, che hanno necessitato di diversi anni per recuperare, sono anche stati i più severi. Essi hanno visto infatti correzioni pari al 50% dal massimo assoluto prima della correzione.

La crisi Covid ha avuto anche una certa gravità con una correzione di circa il 30% dai massimi assoluti. Essa però anche grazie al tempestivo e coordinato intervento delle Banche centrali, ha visto il ritorno ai massimi dopo pochi mesi, ossia 77 giorni.

Le due crisi del 2018, per entità della correzione sono simili, almeno per ora a quella attuale con circa il 10% di calo rispetto ai massimi assoluti. Esse si sono risolte nel giro di circa quattro mesi. La correzione in corso, dopo aver segnato un -12% al momento segna un -7% e, alla chiusura del 16 febbraio 2022, dura da 49 giorni. 

Tabella dotcom e subprime

Il prossimo massimo assoluto per l’indice S&P 500 potrebbe arrivare non prima di maggio

Se i dati storico statistici tendessero a ripetersi, potremmo dire che per tornare ai massimi assoluti, servirebbero almeno altri due mesi e mezzo o tre. Un tale arco temporale porterebbe l’attuale correzione ad una sostanziale omogeneità, nei tempi e nell’entità, con le due precedenti del 2018. Questo ci proietta circa all’inizio di maggio 2022.

Fino ad oggi, la previsione basata sulle analisi storico statistiche degli ultimi 20 anni, si sta dimostrando affidabile anche nel caso della correzione in atto sui mercati. Vedremo nei prossimi giorni se queste proiezioni saranno confermate.

Per ora possiamo dire che la data di inizio maggio citata qui sopra per tornare i massimi, sembra quantomeno plausibile con quanto indicato in questo articolo del 11 febbraio 2022. In quella sede individuavamo la seconda parte di marzo 2022 come la possibile data di minimo assoluto della correzione in corso. Da quel momento, stando alla statistica, ci sarebbe almeno un mese e mezzo per segnare nuovi massimi.

L’affermazione qui sopra va letta in chiave probabilistica. Ossia che ci sono alte probabilità che i mercati riprendano a risalire dal minimo assoluto non prima della seconda metà di marzo 2022. Qualora invece dovessero iniziare a risalire prima di quella data, allora i mercati avrebbero segnato un nuovo record nei tempi di recupero da una crisi. Tempi che verrebbero ulteriormente ridotti, rispetto a quelli storici.

Conferme dai grafici

Le indicazioni proiettive, sopra esposte, trovano delle conferme in alcuni grafici.

L’ipotesi di una ripresa rialzista passa, inevitabilmente, dalla configurazione che si forma sempre in trend positivi, ossia un canale dei prezzi rialzista.

Questa configurazione è potenzialmente in atto e ci fornisce alcune utili indicazioni.

Le indicazioni di un potenziale canale rialzista

Partiamo dal seguente grafico del Dow Jones.

canale rialzista

Le tre rette ascendenti rosse rappresentano un potenziale canale rialzista.

Si aprono quindi due scenari alternativi.

O una ripresa, delimitata dal bordo inferiore, o nuovi ribassi, in caso di sua rottura.

Notiamo l’intersezione tra la retta rossa inferiore e la retta orizzontale nera, 

corrispondente al livello del massimo, indicata per il 25 aprile.

Significa che, in caso di ripresa rialzista, nuovi massimi sono attesi entro questo termine, o meglio, non prima di questa data, a conferma delle analisi statistiche svolte nella prima parte del presente articolo.

Conferme cicliche

Anche l’analisi ciclica pare confermare determinate proiezioni.

Partiamo dal seguente grafico a barre settimanali.

sottociclo di medio

I semicerchi gialli rappresentano sotto cicli di medio termine.

Quello in corso dovrebbe trovare il proprio minimo a marzo e di qui dovrebbe ripartire un nuovo sottociclo, teoricamente rialzista.

Ecco perché riteniamo che il prossimo massimo assoluto per l’indice S&P 500 potrebbe arrivare non prima di maggio.

Se così fosse, la retta verticale rossa, che indica l’inizio del mese di maggio, evidenzia come questo mese già si collocherebbe nella parte rialzista del sottociclo, favorendo, anche per tale motivo, la formazione di nuovi massimi.

Anche qualora il minimo di passaggio tra sottociclo attuale e prossimo, fosse spostato più avanti, nella parte iniziale del nuovo sottociclo.

Aggiorneremo questa previsione nei prossimi articoli, qualora intervengano nuovi segnali, cambiamenti direzionali importanti o eventi geo-politici rilevanti e dirompenti rispetto a questa analisi.

L’ultima parola come sempre spetta ai mercati.

A cura di Cosimo Italiano e Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Consigliati per te