La Germania è un vero colosso economico, e la sua classe politica dirigente è sottoposta ad un “giudizio morale” tra i più forti nelle democrazie di stampo occidentale.
I punti di forza di questo paese sono l’estrema serietà, affrontare i problemi per risolverli ed una classe politica di tutto rispetto che cerca di perdersi il meno possibile negli intrighi di palazzo inoltre un bilancio dello stato da 10 e lode almeno per adesso.
Tassi sul debito pubblico addirittura negativi, anche nel loro Bund trentennale , tasso al 0,061%, Rapporto Debito/PIL al 64% dati relativi all’anno 2019.
Il ballo delle poltrone e degli interessi vi è anche lì ma viene mantenuto, per quanto possibile, nei limiti del buon senso.
Il problema dell’Europa è la Germania?
Per uno storico tedesco il problema della Nazione Tedesca del XX secolo era che “… troppo grande per il bilanciamento delle potenze, Troppo piccola per l’egemonia”.
Sembra di riascoltare le parole di Macchiavelli sull’Italia rinascimentale: lo Stato della Chiesa non era così potente per poter unire tutta l’Italia ma era abbastanza forte per opporsi a chiunque lo volesse fare. “Così l’Italia divisa è diventata Preda dei Barbari”.
La Germania è forte ma non così forte da egemonizzare l’intera Europa.
Il problema dell’Europa è la Germania? L’Europa farà questa fine? Ho paura di sì! E chi sono i nuovi barbari? I tecnocrati e super tecnocrati della U.E.
I quali non dovendo rispondere delle loro azioni agli elettori si possono permettere di volta in volta le soluzioni tecniche/economiche più opportune ma estremamente onerose per le popolazioni che le devono subire.
Troppa burocrazia, troppi apparati e lontananza dai problemi veri della gente.
Nella storia è già successo alle élite di restare nel “palazzo degli eletti” e di perdere assolutamente i contatti con la realtà. Il tipico esempio è quello della Corte di Francia e della aristocrazia francese pre – 1789.
Le soluzioni sono moltissime. Ma oggi in presenza di una Pandemia come il coronavirus e della grave crisi economica che ne conseguirà, saranno adottati solo provvedimenti tampone. Ed i problemi veri rinviati a data da destinarsi.
La U.E. deve essere completamente ripensata. E la Germania deve capire che questa Unione ha portato benefici a tutti, sia in modo diretto sia in modo indiretto, e di questi indiretti ne ha usufruito soprattutto lo stato tedesco.
Se i problemi della Nazione Italiana fossero affrontati un volta per tutte con il “metodo tedesco” ne sarei ben felice.
Ma questa situazione “ a mezzo” non ha certo favorito l’Italia, infatti abbiamo perso molti dei nostri punti di Forza, e conseguentemente, avendo un rapporta Debito/Pil tra i più alti in Europa, tutti i margini di manovra sono stati limitati.
La questione del raporto debito/PIL
Certo il rapporto Debito/PIL non è colpa dell’Europa ma della nostra classe politica. Sono loro che hanno sempre fatto e approvato le leggi finanziarie e di bilancio che necessitavo di volta in volta.
Questo gigantesco debito pubblico era compensato da una serie di possibili manovre che attualmente ci vengono precluse. Una fra tutte la svalutazione della Lira, per rendere più competitivi i nostri prodotti.
La elevata flessibilità che vi era nella predisposizione del Bilancio dello stato, oggi non c’è più, i parametri di Maastricht o “parametri di Convergenza” per i dati economici e finanziaria hanno messo all’Italia una camicia di Forza contabile e la classe politica continua ancora a proporre la “ vecchia politica del bel tempo che fu”.