Il petrolio col prezzo sotto zero fa tremare le Borse. Wall Street e le Borse asiatiche e del Pacifico hanno chiuso in profondo rosso. Nella seduta di ieri tutti e tre gli indici della Borsa americana hanno terminato in perdita. A spingere al ribasso i mercati azionari americani ed asiatici è stato qualcosa che non era mai avvenuto nella storia: il prezzo del petrolio sotto zero.
Il petrolio col prezzo sotto zero fa tremare le Borse
E’ accaduto ieri sera alla Borsa merci di New York dove si scambiano i contratti sul petrolio fisico. Il WTI, il petrolio che viene estratto negli USA, ha chiuso in negativo. Non in valore percentuale ma in valore assoluto. I prezzi hanno chiuso sotto zero, a meno 37 dollari al barile. Un evento che non era mai accaduto e che la dice lunga sullo stato dell’economia USA e di riflesso di quella mondiale.
La Borsa americana ha reagito male alla notizia. Il Dow Jones, l’indice azionario dei 30 maggiori titoli industriali, ha ceduto il 2,4%; l’S&P500 ha perso l’1,8% mentre il Nasdaq, l’indice delle azioni tecnologiche ha limitato la perdita all’1%
Sui mercati azionari regna ancora una forte incertezza
Il riflesso del petrolio col prezzo sotto zero e il cedimento di Wall Street ha condizionato le Borse del Pacifico e dell’Asia. L’Indice giapponese Nikkei ha perduto quasi il 2% e le Borse cinesi sono in calo tra l’1% e il 2%. Dopo la debole seduta di ieri non c’è da attendersi grandi ribalzi nella seduta di oggi. Ad un’ora dalla apertura dei mercati il future sul Dax, che in genere da una idea della possibile apertura della Borsa tedesca, è in flessione dello 0,4%.
Paradossalmente non sembra avere avuto molti scossoni il contratto future sul WTI (WTI CRUDE OIL) che scambia a 21 dollari, circa 3 dollari in più del valore di ieri. Ma oggi viene quotato il nuovo contratto con scadenza maggio e per una serie di fattori il prezzo sconta un apprezzamento di circa 8 dollari. Se fosse ancora quotato il contratto scaduto, i prezzi probabilmente sarebbero sotto i 15 dollari.
