Fra le cause più frequenti di litigio condominiale ci sono gli odori fastidiosi, i rumori molesti, gli animali domestici che sporcano o disturbano. Ma anche l’uso dei balconi e terrazzi, i problemi sono relativi all’uso che ne facciamo. Ecco quali sono spiegati dagli Esperti di Diritto di ProiezionidiBorsa.
Il balcone non è una stanza
Chi compra un appartamento non può abbellire o usare il balcone come vuole. Deve verificare l’eventuale esistenza di divieti o limiti del regolamento condominiale o comunale.
I danni causati dalle piante sono molto comuni. A chi abita ai piani inferiori all’ultimo può capitare di trovare sul proprio balcone gocce d’acqua mista a terriccio. Oppure, addirittura, pezzi di vasi rotti dall’azione del vento.
Se questi episodi si ripetono, il danneggiato protesterà col condominio. Ma dovrà rivolgersi al giudice per il risarcimento del danno subito.
La tolleranza è sempre mal ripagata
In alcuni condomini esistono orari precisi in cui è consentito sbattere tappeti e tovaglie dai balconi. Ma è sempre vietato per chi abita proprio sopra i portoni di ingresso.
Nelle città è sempre vietato gettare dal balcone briciole e polvere. Nonostante ciò, i condomini dei piani bassi si trovano sul balcone mozziconi di sigaretta o avanzi di cibo gettati dai piani superiori.
Dunque, vale la pena di controllare cosa prevede il regolamento che devono rispettare tutti. E rivolgersi senza indugio all’amministratore, in caso di balcone imbrattato.
Il balcone non è un recinto per cani
Il nostro balcone diventa uno spazio infernale e procura multe da 10.000 euro se non rispettiamo le norme. È vero che i cani non possono essere banditi dal condominio, ma non devono poter disturbare latrando dal balcone. O, peggio ancora, lasciando cadere dalla ringhiera i loro giochini, che si possono trasformare in oggetti pericolosi per i passanti.
La caduta di oggetti pericolosi prevede l’arresto fino a un mese e una multa fino a 206 euro.
Il nostro balcone diventa uno spazio infernale e procura multe da 10.000 euro se non rispettiamo le norme
Ci sono, però, anche le infrazioni silenziose. Possiamo essere sanzionati se la biancheria vola via dallo stendino e i vicini sono costretti a raccoglierla.
In molti condomini è vietato stendere fuori. Tenere la candeggina sul balcone, significa esporsi al rischio di trovarla rovesciata. E pagare i danni ai vicini di sotto per piastrelle rovinate da sostanze corrosive.
Infine, ecco il caso del solarium: non si può prendere il sole sul proprio balcone, con o senza costume, senza barriere che ci escludano alla vista degli altri. Perché i vicini possono chiamare i vigili e la sanzione prevista va da 5.000 a 10.000 euro.