Il Nikkei 225 non apprezza la frenata del Giappone

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Il Nikkei 225 vira al ribasso.

Cosa è successo?

 La giornata si è aperta con una serie di dati dall’Oriente (ivi comprendendo anche l’Australia) che nell’ insieme non delineano altro che un quadro neutrale.

Andando a scandagliarli uno a uno però vediamo che non è proprio così:

  JPY Saldo della bilancia commerciale destagionalizzata -0,24T -0,34T -0,19T
  JPY Esportazioni (Annuale) (Set) -1,2% 1,9% 6,6%
  JPY Importazioni (Annuale) (Set) 7,0% 13,7% 15,3%
  JPY Saldo della bilancia Commerciale (Set) 140B -50B -438B
  AUD Variazione del livello di occupazione (Set) 5,6K 15,2K 44,6K
  AUD Tasso di disoccupazione (Set) 5,0% 5,3% 5,3%

 

Il Nikkei 225 non sta per nulla apprezzando che dopo una serie prolungata di dati macro-economici positivi, con l’arrivo dell’autunno anche l’economia nipponica pare perdere la brillantezza delle proprie “foglie di produttività.

Vedere il Nikkei 225  tra i peggiori indici asiatici non è mai un buon segnale….

Eppure erano arrivati fiumi di denaro sul Nikkei 225, eppure gli stessi dati odierni sono discretamente ambivalenti.
Se infatti Esportazioni ed importazioni sono uscite sotto il consensus la bilancia commerciale ha fatto decisamente meglio delle attese.
Probabilmente non è piaciuta la forte contrazione delle esportazione che già attese in calo sono scese dal precedente +6.6% a un preoccupante -1.2%.

Attenzione dunque perché se con fattori economici in crescita il Nikkey poteva essere sovra-pesato in un portafoglio globale ora la situazione si sta rapidamente capovolgendo.

In peso comunque limitato, pare invece meritarsi un sovrappeso l’indice australiano ASX 200.
Supportato da una disoccupazione che scende al 5% il marcato dei canguri realizza una delle migliori performances nella giornata orientale e soprattutto si candida a un sovrappeso nel portafoglio , ancora difensivo, che è opportuno tarare in questa fase.

Su questo fronte è però sempre opportuno dare un ‘occhiata all’ eventuale copertura valutaria dell’esposizione all’ASX 200 perché il dollaro australiano sta sì dando qualche segno di risveglio ma tradizionalmente tende ad essere valuta sacrificale nei confronti di euro e dollaro USA.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni alle borse asiatiche e al Nikkei 225.

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