Il miglior investimento da fare a Wall Street

dow jones

Se esistesse realmente la famosa domanda da un milione di dollari potrebbe essere proprio questa: qual è il miglior investimento da fare a Wall Street? A parte le banalità, non è facile attuare una pianificazione finanziaria per individuare le azioni da comprare. Il motivo risiede nel fatto che concorrono tanti fattori esterni e non sempre prevedibili ad innalzare la volatilità e il fattore “casualità”. Ma da un altro punto di vista sappiamo benissimo che esistono alcune regole per guadagnare in Borsa e tra queste sicuramente troviamo la diversificazione del portafoglio. Una serie di regole che se attuate nel giusto modo possono generare investimenti profittevoli e prospettive economiche davvero interessanti.

Il concetto di portafoglio diversificato

Parlando del miglior investimento da fare a Wall Street vediamo cosa si intende per portafoglio diversificato. La base da cui partire è la riduzione del rischio a favore del rendimento. Per fare ciò è importante scegliere tipologie di strumenti di natura diversa, come potrebbero essere azioni e obbligazioni, tra cui ETF, REIT, Small Caps, Big Caps e perché no, anche Penny Stocks. Insomma l’obiettivo è quello di frazionare globalmente il rischio e bilanciare il paniere per ottenere un rendimento più costante e sotto controllo.

La scelta delle azioni da comprare ed inserire in un portafoglio diversificato

Nella nostra analisi cercheremo di fare il punto su quei settori che al momento sono più appetibili. Ma è doverosa una premessa. Non sempre un titolo azionario segue pedissequamente l’andamento del settore e quindi il benchmark di riferimento. Il 2019, ad esempio, è stato l’anno dei titoli tecnologici con Microsoft (MSFT) che ha visto crescere le sue azioni da inizio anno del 45%. Il Nasdaq, invece, che rappresenta il benchmark dei tecnologici, è cresciuto nello stesso periodo del 30%. Ma ci sono state anche realtà che hanno mostrato un andamento assolutamente controtendenza, pur appartenendo a quel segmento di mercato. La prudenza e l’attenzione, quindi, sono d’obbligo come sempre.

L’immobiliare per i suoi alti rendimenti da dividendi

I recenti dati macroeconomici hanno mostrato un ottimo stato di salute del Real Estate. Complici vari fattori e soprattutto un’economia americana che, nonostante tutto, sembra essere ancora solida e in crescita sotto certi aspetti. Paradossalmente un settore come quello immobiliare che nel 2008 ha scatenato la più grande crisi dopo quella del 1929, è oggi da considerare profittevole. Un ottimo spunto per iniziare, infatti, sono i REIT (Real Estate Investment Trusts), titoli azionari che operano come fondi di investimento immobiliare. Tra i vantaggi troviamo altissimi dividendi che crescono anche nel tempo e agevolazioni sulle tassazioni degli immobili di proprietà. Un tipologia di titoli che dovremmo inserire nella categoria “stabilità e profittevolezza nel lungo periodo”.

Il settore dell’Health Care per la sua solidità

Le statistiche sul settore dell’assistenza sanitaria in America parlano abbastanza chiaro. Un segmento che nel tempo ha reagito benissimo agli attacchi degli eventi macroeconomici o geopolitici e che ha mantenuto sempre una gran solidità. Basti pensare che nei periodi di crisi economiche, sono aumentate le assunzioni di personale, mentre negli altri settori si assisteva ad un collasso del mondo del lavoro.

In conclusione, i due comparti di cui abbiamo parlato sono quelli che a rispondono “ai dettami” del miglior investimento da fare a Wall Street. Ma esistono anche altre tipologie come ad esempio gli ETF (Exchang Trade Fund) che sono, come abbiamo specificato più volte, molto profittevoli ed appetibili. E va da sè che i più smaliziati potrebbero optare anche per titoli e segmenti dalla volatilità più elevata, come Small Caps o Penny Stocks. Insomma la varietà delle tipologie non solo è importante, ma fondamentale per avere sempre sotto controllo il proprio portafoglio di investimenti.

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