Il mese di febbraio per i mercati americani dovrebbe essere al ribasso

indici americani

Se settimana scorsa scrivevamo che avevamo avuto una conferma del fatto che sui mercati americani un ribasso poteva essere alle porte, quella appena conclusasi ha dato un chiaro segnale ribassista. Quindi, il mese di febbraio per i mercati americani dovrebbe essere al ribasso.

Prima di studiare e commentare le implicazioni grafiche dell’ultima settimana, riportiamo, come sempre dopo ogni chiusura di gennaio, le indicazioni del barometro di Proiezionidiborsa  sui mercati americani. Il funzionamento di questo strumento è spiegato nell’ebook “Il codice dei mercati”. Per gli scopi di questo report ci basta ricordare che il nostro strumento è in grado di separare gli anni in cui Gennaio è stato positivo da quelli in cui è stato negativo. In questo modo  l’efficienza del Barometro quando Gennaio è positivo è superiore al caso generale e molto superiore al caso in cui Gennaio è negativo.

Ad esempio se gennaio ha una chiusura positiva la probabilità che l’anno sia positivo è superiore all’85% circa. Quando, invece, è negativa la probabilità che l’anno sia negativa è di circa il 55%. In quest’ultimo caso, quindi, il Barometro non ha alcun potere predittivo.

La chiusura di Gennaio è stata negativa, per cui quest’anno il Barometro non riesce a essere d’aiuto per capire quale sarà l’andamento del 2021. Secondo le statistiche storiche, infatti, la probabilità che anche l’anno sia negativo è del 51,7% e del 60,6% per l’S&P500 e il Dow Jones, rispettivamente.

Il mese di febbraio per i mercati americani dovrebbe essere al ribasso: questo è il responso dell’analisi grafica

Il Dow Jones (clicca qui per le quotazioni) ha chiuso la seduta del 29 gennaio a quota 29.982,62 in ribasso del 2,03% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata del -3,27%.

Time frame settimanale

Dopo tre settimane di tentativi, la mancata rottura della resistenza in area 30.970 ha provocato un profondo ritracciamento che rompendo anche il supporto in area 30.060 potrebbe continuare fino in area 28.560 (I obiettivo di prezzo). Su questo livello, poi, si decideranno le sorti dell’indice Dow Jones sul medio/lungo periodo. La rottura di questo livello, infatti, potrebbe far precipitare le quotazioni fino in area 23.000.

A favore dello scenario ribassista ci sono due aspetti: il ribasso è stato accompagnato da un aumento dei volumi; è scattato un segnale di vendita dello Swing Indicator.

Ovviamente un pronto recupero di area 30.970 farebbe ripartire le quotazioni verso area 33.400.

dow jones

Dow Jones: proiezione rialzista in corso sul time frame settimanale. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

Time frame mensile

Con la chiusura di gennaio nulla cambia nello scenario di lungo periodo. Le quotazioni, infatti, sono sempre dirette verso area 34.000, prima, e 42.000, poi.

Va, però, notato che discese fino in area 26.000 sono ancora compatibili con lo scenario rialzista. Una chiusura mensile inferiore a 26.000 farebbe crollare le quotazioni dell’indice Dwo Jones.

dow jones

Dow Jones: proiezione rialzista in corso sul time frame mensile. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

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