Il luogo dove il Covid non arriva

donne a debita distanza

Un’opera minore di Ray Brandbury, “The Pedestrian”, pubblicata nel 1951, narra di una città i cui abitanti non escono più di casa. Il protagonista, perdendosi in una passeggiata ribelle, si innamora di nuovo della vita semplicemente guardando la distesa di foglie sul marciapiede.

Come spesso avviene, anche stavolta la fantascienza ha preannunciato la realtà. Il Covid ha reso ogni città come la città fantasma del romanzo di Brandbury e ognuno di noi come il suo protagonista.

Proprio come lui, sempre più cittadini hanno riscoperto la vita passeggiando, nell’unico luogo dove il Covid non arriva: il parco.

Il parco: il luogo dove il Covid non arriva

Da posto quasi dimenticato, con l’avvento della pandemia, il parco è stato riscoperto in tutta la sua potenzialità.

Al parco è possibile passeggiare, leggere sulle panchine, pranzare sui prati o sui tavolini, correre. Tutto nel pieno rispetto delle norme di sicurezza cui dobbiamo attenerci.

Alcuni hanno anche riadattato i parchi a luoghi ideali per gli incontri di lavoro, che siano meeting o colloqui.

Passeggiare come attività contemplativa

Stando al “The Guardian”, il motivo principale della riscoperta del parco è che abbiamo più tempo per goderci ciò che ci circonda. Un altro effetto della pandemia è stato quello di rallentare i nostri ritmi. Ora possiamo davvero vivere pienamente l’esperienza della passeggiata, camminare a testa alta e senza fretta.

Allora passeggiare non è più solamente un modo un po’ desueto per spostarsi da un posto all’altro o per tenersi in forma. Torna ad essere un’attività contemplativa, durante cui fare chiarezza, rilassarsi, riappropriarsi del tempo e della vita.

Una vera e propria deriva, come la chiamerebbero i”situazionisti“, che vedevano la camminata come un importante gesto artistico.

Per loro, camminare significava lasciare che l’ambiente si appropriasse di noi. La regola era perdersi, non pensare a dove si stesse andando o perché, aprire la mente e lasciarsi trasformare.

Nemmeno la pandemia può sottrarci tutto questo. Ci vediamo al parco (per ora, a debita distanza).

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