Il legislatore ha incrementato la soglia degli investimenti nei Piani Individuali di Risparmio

Investimenti-alternativi

Il Governo con il decreto di Agosto ha messo in campo ulteriori misure con l’obiettivo di aiutare le Pmi. L’emergenza del coronavirus ha segnato in modo tangibile l’economia italiana. Il legislatore ha incrementato la soglia degli investimenti nei Piani Individuali di Risparmio a lungo termine (PIR).

Cosa sono i PIR

I PIR sono una forma di investimento rivolta ai privati e sono stati introdotti dalla Legge di Bilancio del 2017. I risparmi possono essere canalizzati verso le Pmi. All’investitore è riconosciuto un incentivo fiscale per 5 anni: detassazione sulle rendite finanziarie con obbligo di investimento per pari arco di tempo.  Le aziende non hanno la possibilità di investire nei PIR. Le persone fisiche possono sfruttare questa forma di investimento e solo per un piano di risparmio. Ma nello specifico questi PIR cosa sono? Le forme di investimento più comuni che si raccolgono sotto i PIR sono fondi comuni di investimento, gestioni individuali di portafogli di investimento, polizze assicurative a contenuto finanziario. Il risparmio dei privati è investito in azioni, obbligazioni, derivati e quote di fondi.

La novità introdotta

Le rendite finanziarie sono in esenzione fiscale. Normalmente la tassazione è del 26%. Gli investitori hanno la possibilità di destinare somme fino a 300mila euro l’anno. Prima del decreto di agosto l’investimento possibile era di minore importo: 30mila euro all’anno. Ulteriore vantaggio fiscale è nessuna imposta di successione a carico del beneficiario in caso di decesso del titolare del PIR.

I requisiti da rispettare

Per fare investimenti nei Piani Individuali di Risparmio vanno rispettati alcuni vincoli. Almeno il 70% del capitale va  investito in strumenti finanziari emessi da aziende con sede stabile nel Belpaese. Vediamo nello specifico come suddividere la torta dell’investimento del 70% del capitale. Il 25% del capitale va investito in imprese che non compaiono nell’indice Ftse Mib. Il 5% in strumenti finanziari in imprese diverse dell’indice Ftse Mib e Ftse Mid Cap. Il 30% in qualsiasi strumento finanziario disponibile. Infine il peso di un singolo emittente non può superare il 10% del portafoglio. Il legislatore ha incrementato la soglia degli investimenti nei Piani Individuali di Risparmio ma tutti i privati sono disponibili a investire così tanti soldi?

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