Il green sitter è il mestiere dell’estate per chi non ha lavoro

orto

Quando partiremo per le vacanze faremo soffrire orti, terrazzi e giardini, se non abbiamo qualcuno che se ne occupa. O un sistema di irrigazione automatico che possiamo azionare da remoto, con un comando sul nostro telefono cellulare.

Molti anziani o single che vivono da soli, non sono in grado di pagare un domestico o un giardiniere per accudire il giardino, se devono assentarsi. O semplicemente non intendono consegnare le chiavi di casa ad estranei.

Grazie a un’idea geniale che sta diventando virale in alcune città, ora è possibile farsi annaffiare le piante senza consegnare a nessuno le chiavi di casa propria. L’idea funziona, il green sitter è il mestiere dell’estate per chi non ha lavoro.

Bastano un po’ di pazienza e un congelatore

Il green sitter non ha bisogno di aprire una partita IVA e neanche delle chiavi di casa dei suoi clienti. Può lavorare con la ritenuta di acconto e l’iscrizione alla lista degli hobbisti del suo Comune, poiché si tratta di un lavoretto occasionale legato alla sua passione e competenza sulle piante. Ma deve organizzarsi un minimo per svolgerlo.

Deve possedere un congelatore e una serie di contenitori vuoti per ammorbidente o detersivo liquido. Oltre a una buona mira e una buona dose di pazienza.

Se vogliamo diventare green sitter, impariamo a lavare gli ortaggi in una bacinella, senza buttare via l’acqua. A scolare la pasta recuperando il liquido di cottura in un secchio. E a lavarci nella vasca da bagno con un goccio di sapone di Marsiglia.

Il recupero di questi liquidi deve essere quotidiano. Dobbiamo versarli in contenitori vuoti di tutte le dimensioni, per esempio di detersivi liquidi. Riempiamo solo la parte più grande, il livello deve arrivare al manico. Il collo del contenitore, dunque, lo taglieremo via. Dopo qualche ora in freezer possiamo contare su contenitori con liquido di recupero congelato.

Il green sitter è il mestiere dell’estate per chi non ha lavoro

Il green sitter porta in auto i contenitori ben congelati e poi li svuota davanti alle case dei clienti. È sufficiente lanciare i blocchi di ghiaccio nel giardino o nell’orto, restando all’esterno del recinto o della siepe.

I blocchi lanciati, piccoli o grandi, entro qualche ora si scioglieranno e il terreno resterà idratato e nutrito. E anche protetto dalle lumache, se l’acqua al sapone di Marsiglia riciclata dalla vasca da bagno non mancherà.

Bisogna fare attenzione a non colpire le piante o anche solo i fiori o i frutti. Una volta finito il lavoro giornaliero si scatta una foto del giardino punteggiato di bianco e la si invia al cliente. Ogni due giorni si ragiona per telefono col cliente per valutare se serve più acqua e dove. Qualcuno ha già optato per il “ghiaccio” al concime e al sangue di bue.

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