Il gas può mandare alle stelle le bollette ma anche questi titoli dell’energia

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Alcuni giorni fa il ministro Cingolani ha lanciato un allarme. Il forte incremento del prezzo del gas naturale può fare lievitare i costi delle bollette anche del 40%. Attenzione, non si parla di incrementi solo del gas, ma anche dell’energia elettrica. Infatti in Italia le centrali utilizzano il gas per produrre il 40% di elettricità.

Questo scenario di incremento dei prezzi nei prossimi mesi, lascia pensare che i titoli del settore dell’energia saranno favoriti in Borsa. Le prime avvisaglie si cominciano già a vedere. Quindi il gas può mandare alle stelle le bollette ma anche questi titoli dell’energia, ovvero Eni, Gas Plus, Saras.

Oltre ai prezzi del gas stanno salendo anche i prezzi del petrolio. Il contratto future sul petrolio WTI estratto negli Stati Uniti è risalito ai livelli del 2018, oltre 72 dollari al barile. A settembre dello scorso anno i prezzi viaggiavano sotto i 40 dollari al barile. Quindi i titoli favoriti dal boom dei prezzi dell’energia, non sono solamente quelli legati all’elettricità ma anche quelli legati al prezzo del petrolio.

Il gas può mandare alle stelle le bollette ma anche questi titoli dell’energia

Eni nell’ultimo mese ha ripreso a correre dopo che i prezzi si sono mossi in laterale per un lungo periodo. Il superamento della resistenza a 10,5 euro è stato come un trampolino di lancio per i prezzi. Eni adesso ha superato anche la soglia degli 11 euro. Se l’azione avrà la forza di proseguire al rialzo avrà come target nel medio periodo quota 12,6 euro. Qui chiuderà un gap ribassista che è stato aperto a fine febbraio dello scorso anno. Ma i prezzi potrebbero avere anche la forza di arrivare fino a quota 18 €, livello massimo toccato nel 2018. Al ribasso un primo allarme arriverà con il ritorno dei prezzi sotto 10,5 euro. Una nuova tendenza ribassista si formerà solo se i prezzi scenderanno sotto 9,5 euro.

Se la maggior parte delle persone conosce ENI, probabilmente in pochissimi conoscono Gas Plus (MIL:GSP). Eppure questo titolo, quotato sulla Borsa Italiana, nelle ultime settimane ha iniziato una forte ascesa rialzista grazie al boom dei prezzi del gas. Nelle ultime due sedute il balzo è stato notevole. Solamente nella seduta del 16 settembre i prezzi hanno guadagnato quasi il 25%. Con il balzo della seduta del 16 settembre i prezzi hanno raggiunto i 2,88 euro, livello che non toccavano da 4 anni.  Superata anche la soglia dei 2,9 euro, i prezzi avranno la strada spianata fino 3,4 euro.  Ma dopo i forti rialzi si potrebbero avere anche delle correzioni. Una discesa fino a 2,3 euro sarebbe fisiologica. Mentre desterebbe allarme se i prezzi dovessero scendere sotto 2,3 euro.

Un titolo in rampa di lancio

Infine Saras. Il titolo da qualche tempo ha fatto fatica, ma nell’ultimo mese i prezzi hanno guadagnato oltre l’11%. Saras ha a 0,75 euro il primo ostacolo al rialzo. Il superamento di questo livello farà scattare il titolo fino a 0,9 euro. Ma successivamente l’azione potrebbe salire fino a 1,2 euro. Al ribasso il livello da monitorare è 0,67 euro. Se i prezzi scenderanno sotto questa quota, caleranno fino a 0,60 euro e probabilmente anche fino a 0,55 euro.

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