Il futuro di Apple: una società di servizi, non di prodotti

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Il futuro di Apple potrebbe essere quello di  una società di servizi e non di prodotti.

Il primo trimestre del 2019 di Apple ha rappresentato la prima volta in oltre un decennio che l’azienda ha visto diminuire sia le entrate che i profitti durante le festività natalizie. Ciò è stato determinato principalmente da aggiornamenti dell’iPhone inferiori al previsto. Il fatturato dell’iPhone è sceso di un sorprendente 15% su base annua, a 52 miliardi di dollari. I segmenti periferici di Apple, “Servizi” e “Indossabili, Casa e Accessori”, sono stati i due punti luminosi per l’azienda.

Il fatturato al di fuori dell’iPhone è cresciuto del 19% anno su anno. Questi segmenti saranno parte integrante dei profitti di Apple man mano che le entrate degli smartphone diminuiranno. Il segmento Servizi, in particolare, ha ampliato il suo vantaggio come secondo più grande contributore al fatturato di Apple (NASDAQ:AAPL) nel trimestre. I servizi hanno rappresentato il 13% di tutte le entrate nel primo trimestre, in crescita rispetto al 10% dell’anno precedente. Apple può continuare questo slancio espandendo l’offerta sul più importante contributore del segmento, l’App Store, con particolare attenzione all’AR (Augmented Reality, realtà aumentata) e agli abbonamenti di gioco.

Non solo iPhone

Anche il segmento “Indossabili, Casa e Accessori” di Apple sta guadagnando terreno, visto che ha avuto la più grande crescita nel primo trimestre di tutti i segmenti Apple. Ha infatti raggiunto un fatturato record di 7,3 miliardi di dollari, con una crescita annua del 33%, con l’Apple Watch come principale forza trainante. L’azienda può continuare a sviluppare prodotti tecnologici in categorie emergenti come l’AR e le auto a trazione automatica per mantenere il ritmo di crescita del fatturato in questo segmento.

L’iPhone è stato tradizionalmente il pezzo più importante della strategia di crescita di Apple, perché è la il centro dell’esperienza ecosistemica connessa di un consumatore. Il segmento continua a costituire il grosso (62%) del fatturato totale del primo trimestre di Apple. Ma questo è in calo dell’8% rispetto alla quota del 70% del fatturato che gli smartphone hanno rappresentato nel primo trimestre dello scorso anno. E’ per questo motivo che, secondo noi (ma non solo) il futuro di Apple sarà quello di essere una società di servizi, non di prodotti.

Il futuro di Apple: una società di servizi, non di prodotti

Il segmento Servizi di Apple è l’unità chiave dell’azienda da tenere d’occhio, perché è l’indicatore più affidabile della strategia a lungo termine dell’azienda. I servizi (App Store, servizi cloud, AppleCare, Apple Music e Apple Pay) hanno raggiunto un fatturato record di 10,9 miliardi di dollari nel trimestre, con un incremento del 19%. Il segmento ha ampliato la sua leadership come secondo più grande contributore al fatturato di Apple nel trimestre, come detto, dopo l’iPhone.

I servizi hanno rappresentato il 13% di tutte le entrate nel primo trimestre, in crescita rispetto al 10% dell’anno precedente. Questa quota aumenterà probabilmente nei prossimi anni, dato che l’azienda continua a concentrarsi sul più importante contributore del segmento, l’App Store. L’App Store ha avuto il suo trimestre migliore, con risultati record nel periodo delle vacanze. I progressi nell’offerta di AR di Apple aiuteranno l’azienda a rendere l’App Store un generatore di ricavi ancora più grande. L’App Store è destinato a continuare il suo slancio con miglioramenti a caratteristiche e funzionalità delle applicazioni AR, in quanto sono destinate ad essere molto redditizie. E man mano che queste esperienze coinvolgenti diventano sempre più popolari tra i consumatori, tutto questo potrebbe convincere gli individui a passare a nuovi iPhone con capacità AR per sfruttare la tecnologia.

Apple come Netflix

L’avventurarsi in nuovi servizi in abbonamento permetterà ad Apple di attingere a questi nuovi generatori di reddito. Secondo i bene informati, Apple sta pianificando un servizio di abbonamento in stile Netflix per i giochi. Servizio che permetterebbe agli utenti di pagare un canone mensile per l’accesso a una lista di contenuti “in bundle”. Nel quarto trimestre, secondo il CFO di Apple Luca Maestri, ci sono stati oltre 360 milioni di abbonamenti a pagamento, con un aumento del 50%. La scelta di creare un servizio di abbonamento ai giochi sarebbe una manna per le entrate dell’App Store. Questo dato che i servizi in abbonamento sono un affidabile generatore di entrate grazie ai pagamenti ricorrenti settimanali o mensili, a differenza degli imprevedibili acquisti una tantum.

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