Il futuro degli italiani è all’estero? Andare a vivere alle Canarie: la storia di 2 italiani che vivono felici a Tenerife

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In due giorni di lavoro in giro per il Sud di Tenerife ho avuto il piacere di conoscere le storie di Salvo e di Valentina, due giovani italiani, un siciliano e una sarda che felicemente si “buscano” la vita alle Canarie.

La grandissima presenza di italiani nella “Comarca Sud” (Arona e Adeje) rende giornalmente possibile venire in contatto con tantissimi italiani che si distinguono positivamente e negativamente nella Tenerife di questa estate 2018.

Sui giornali locali iniziano i gridi di allarme di un fisiologico consolidamento delle presenze dopo un quinquennio con una crescita fantastica da +10% all’anno. Come ho scritto nell’ultimo post, personalmente penso che sia una fase di accumulazione prima di ulteriori anni di espansione, dovuti ai tre principali vantaggi di Tenerife, il clima (il migliore del mondo), la sicurezza e le basse tasse assicurate dal REF almeno per altri 10 anni e i tantissimi investimenti che l’isola ha ricevuto negli ultimi anni.

Arrivo ora alle storie di Salvo e Valentina,  isolani a Tenerife, inizio da Salvo, siciliano di Mazara del Vallo, laureato in economia aziendale, “per dovere”, cosi’ mi ha detto lui scherzando, essendo figlio di due professori… Vive da tre anni a Tenerife, dopo che, d’accordo con i suoi genitori, ha cercato un’esperienza lavorativa all’estero post laurea. Essendo un uomo di mare la scelta di Tenerife era una scelta quasi obbligata per un surfista come lui. Dopo una fase di ambientamento e un anno di lavoro in un ristorante italiano, Salvo si e’ trovato senza lavoro ma con la forte convinzione di voler rimanere. La sua flessibilita’, la sua preparazione (il suo buon curriculum) e la conoscena delle lingue lo hanno fatto approdare in uno dei Tour operator locali piu’ famosi, dove tra il personale  principalente spagnolo, canario, lui e’ il primo italiano e iniziano negli uffici a fare il capolino anche le prime ragazze bionde nordiche.

Mi ha confessato che tra le decine di telefonate che riceve giornalmente, il 60% sono in italiano, il ricco mondo delle escursioni locali (barche, moto d’acqua, parapente, ciclismo, trakking, venditori al dettaglio e negli hotel) vede  infatti una sempre maggiore presenza di italiani impiegati a vari livelli, che parlano le lingue, hanno un “buon trato” con il cliente e hanno la necessaria flessibilita’ di trattare clienti provenienti da 140 Paesi che hanno come obiettivo il divertimento sull’isola dell’eterna primavera.

Forse sara’ questo elevato numero di telefonate in italiano a spingere il suo responsabile ad assumere un serio, preparato operatore siciliano?

Veramente un bravo ragazzo Salvo, studioso, lavoratore, listo e sempre pronto nei giorni liberi a surfare sulla spiagge dell’isola in compagnia di Alberto (madrileño doc) e di qualche splendida ragazza straniera, magari terminando la giornata sorseggiando la birra e gustandosi gli splendidi tramonti con vista Gomera. Voi che dite, veramente una vitaccia, Salvo “sta sognando” il reddito di cittadinanza di futura istituzione, per tornare in Italia.

Arrivo ora a Valentina, conosciuta veramente per caso a Cabo Blanco il giorno prima, ero entrato in un bar del piccolo paesino canario presente sui monti nelle vicinanze di Los Cristianos, in cerca di un buon caffe’ e attratto dalla bandiera con i quattro mori in bella vista all’entrata del bar. Valentina dopo aver lavorato per alcuni anni “sotto padrone” ha deciso di rilevare assieme al marito, un bar sulla piazza pricipale di questo paesino canario, in una zona che non si puo’ certo cosiderare turistica. Tra una chiacchiera sulla sua esperienza in loco, sul cannonau e sui miei anni di vacanze giovanili vicino a Sarchittu (Oristano), Valentina mi ha confessato che “ quest’isola in 4 anni gli ha dato tutto quello che la sua splendida Sardegna non gli aveva dato”!

Parole forti, venute dal cuore, che sono alla base di tantissimi esperienze di italiani che si trasferiscono alle Canarie, lontano dai propri affetti e i propri sapori e odori…

A `proposito come e’ andata lariunione politica a cui ho aderito dopo il caffe’ preso nel Bar di Valentina? La meta’ dei presenti erano italiani, molti pensionati di un’associazione di Las Galletas, che si stanno avvicinando per esigenza e necessita’ alle questioni politiche locali e che iniziano a far gola ai partiti locali in vista delle elezioni comunali del 2019 specialmente nella Comarca Sud di Arona e Adeje, dove gli italiani empadronatie che potrebbero votare sfiorano il 25% della popolazione…

Terminando questo articolo mi risuonano le parole di una famosa intervista trovata su youtube di Indro Montanelli, morto ormai nel lontano 2001, che fu il detonante alla mia decisione di emigrare a fine 2013:

“…Nessun futuro per l’Italia, grande futuro per gli italiani all’estero, sono i meglio qualificati ad entrare in un grande calderone multinazionale dove nei “mestieri servili” siamo imbattibili…”.

Quale miglior calderone multinazionale della Tenerife 2018, sotto boom turistico e boom di nuovi residenti per i tantissimi italiani sani e volenterosi, come Salvo e Valentina, in cerca di lavoro e di un discreto livello di qualita’ della vita.

Dott. Riccardo Barbuti

www.italianiatenerife.com

 

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