Il Future Ftse Mib inizia l’anno con cattivi auspici, ma non è detta l’ultima parola

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Non inizia sotto i miglior auspici il nuovo anno del Ftse mib.

Sul time frame mensile ha inanellato due barre negative a novembre e dicembre.

Ma dove è diretto l’indice?

Il massimo realizzato a novembre presentava una quotazione a premio di oltre il 100 per cento, rispetto al proprio fair value, calcolato con il metodo del Fed model modificato con un premio per il maggior rischio azionario.

E, dal punto di vista ciclico, le quotazioni si trovano ormai ampiamente nella fase ribassista del ciclo pluriennale, peraltro con un massimo dell’intero ciclo formatosi in corrispondenza esatta della sua metà.

Questo ciclo, teoricamente dovrebbe chiudersi ad agosto 2018, con un bottom da cui dovrebbe ripartire analogo ciclo, ma può darsi che le quotazioni vadano al ribasso anche nel primo sottociclo del nuovo, che dovrebbe chiudersi a febbraio 2020.

Ipotesi rialziste tornerebbero di attualità solo sopra la resistenza dinamica, questa settimana in area 22450.

La prosecuzione del ribasso, in base a magic box, al momento nel medio/lungo proietta un possibile target sino in area    17500, come massima estensione, ma occorre monitorare la dinamiche step by step.

Al momento le ipotesi ribassiste sono comunque quelle statisticamente più pobabili, anche a fronte di una proiezione di magic box di medio/lungo, che indicava in prezzo e tempo un target prossimo al massimo realizzato a novembre.

In base a PLT comunque ancora non è scattato neppure alcun alert ribassista di lungo, che interverrebbe in caso di chiusura di marzo sotto 20703.

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