Il FMI alza le stime del Pil dell’Italia

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MILANO (Reuters) – L’economia italiana crescerà quest’anno di 1,5%, mantenendo lo stesso ritmo tenuto nel 2017, secondo le nuove stime del Fondo monetario internazionale, che ha migliorato di un decimo l’ultima proiezione fornita a gennaio.

L’istituzione di Washington non manca però di puntare il dito contro l’elevato rapporto/debito Pil dell’Italia (ma anche della Spagna) che, abbinato ad un trend demografico sfavorevole, richiede di migliorare l’avanzo primario strutturale per incanalare il debito su una traiettoria discendente.

Nell’aggiornamento del quadro previsionale per le varie economie mondiali contenuto all’interno del primo capitolo del World Economic Outlook, il Fmi ha confermato a 1,1% la previsione di crescita del Pil italiano nel 2019,

Per quanto riguarda l’inflazione, a detta del Fmi, quest’anno dovrebbe attestarsi a 1,1% contro 1,2% dell’ultima previsione risalente ad ottobre, per poi accelerare lievemente a 1,3% l’anno prossimo.

Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere a 10,9% quest’anno (11,0% la stima di ottobre) e a 10,6% il prossimo.

Solo un breve cenno alla situazione di stallo politico creatasi dopo le elezioni di inizio marzo, che non hanno dato a nessuna forza politica o coalizione i numeri parlamentari per formare un governo.

Il Fmi si limita infatti a inserire l’Italia nel gruppo di Paesi che include Brasile, Colombia e Messico, dove l’incertezza politica potrebbe mettere a rischio l’implementazione delle riforme, ma sull’outlook globale di medio termine pesano soprattutto le incertezze geopolitiche.

((Redazione Milano, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 02 66129486, Reuters messaging: elvira.pollina.reuters.com@reuters.net)) Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon “Pagina Italia” o “Panorama Italia”

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