Il Fisco controlla gli italiani e oltre a un matrimonio sfarzoso, l’auto o la casa potrebbero essere il campanello d’allarme per un accertamento

tasse Fisco

Gli italiani sono sempre più poveri, complice anche la guerra in Ucraina che ha acuito la crisi economica già in atto. L’aumento dei prezzi delle materie prime, infatti, non ha fatto altro che diminuire il potere di acquisto delle famiglie. Nonostante questo, il Fisco si fa sempre più rigido nello scovare l’evasione fiscale e l’eventuale lavoro sommerso su cui non si pagano le tasse. E proprio per questo motivo si deve fare molta attenzione visto che ormai il Fisco controlla gli italiani e l’auto, un matrimonio sfarzoso o la casa potrebbero far scattare un campanello di allarme.

I controlli quando scattano?

L’Agenzia delle Entrate segue una logica lineare e precisa: se una certa somma esce dal portafogli del contribuente, una somma analoga dovrebbe entrare. Da tenere presente che tramite i controlli incrociati l’Amministrazione finanziaria è al corrente dei redditi dei cittadini. E se un cittadino spende più di quello che guadagna rischia un accertamento fiscale. Questo perchè i conti tra entrate e uscite non tornano.

I reddito dichiarato dal contribuente, quindi, deve rispecchiare anche il suo tenero di vita e proprio in questo ambito entra in scena il redditometro. Si tratta di un accertamento sintetico che controlla entrate e uscite di ogni contribuente per scovare incongruenze. Perché il ragionamento su cui si basa è molto semplice: ognuno può spendere quanto guadagna. Ma cosa accade se spende di più?

Il Fisco controlla gli italiani e oltre a un matrimonio sfarzoso, l’auto o la casa potrebbero essere il campanello d’allarme per un accertamento

Ecco, quindi, che acquisti al di sopra delle proprie possibilità possono insospettire l’Agenzia delle Entrate che potrebbe procedere con una richiesta di accertamento. Come nel caso, ad esempio, di un disoccupato che decide di comprare un’automobile di lusso. L’acquisto da solo non basta a stabilire che il contribuente sia un evasore. I soldi per l’acquisto potrebbe averli ricevuti in eredità o in regalo da parenti. Ma la dimostrazione che non c’è evasione è sempre a carico del contribuente.

Allo stesso modo una famiglia mono reddito difficilmente potrebbe permettersi di compare una villa. Anche contraendo un mutuo, per il quale servono garanzie economiche abbastanza solide. A far scattare i campanelli di allarme per gli accertamenti potrebbe essere anche uno sfarzoso matrimonio. Se non si arriva a fine mese è molto improbabile che si possa investire una cifra da capogiro nel matrimonio proprio o di un figlio.

Bisogna, quindi, fare molta attenzione a quello che si acquista e a come si spendono i propri soldi. Ma soprattutto per ogni cifra che ci entra si deve avere a disposizione una giustificazione da dare all’AdE in caso di accertamento. Questo per dimostrare che il reddito in questione non provenga da affari illeciti o lavoro nero.

Approfondimento

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