Il doppiatore di Leonardo Di Caprio Francesco Pezzulli si racconta, un lavoro che dà voce ai film di maggior successo

Doppiatore Pezzulli

Vincitore di due premi «Leggio d’oro» nel 2004 e nel 2013. Nel primo caso come voce rivelazione dell’anno per il doppiaggio di Leonardo di Caprio nel film Titanic. Nel secondo come migliore interpretazione maschile sempre per Di Caprio. Francesco Pezzulli è uno dei doppiatori più in auge in Italia. È anche la voce dei promo di Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Numerosissimi i suoi lavori. Il doppiatore si racconta per Proiezioni di Borsa, testimoniando le peculiarità del suo lavoro.

Ci ricorda i natali del suo lavoro?

«Mi è capitato per caso. Da bambino facevo l’attore e con mia madre nel contratto scoprimmo l’esistenza della clausola relativa alla componente vocale. Iniziai a doppiare all’età di 7 anni nella serie “Anna, Ciro e compagnia”.  All’epoca io stesso fui doppiato. Così la seconda stagione mia madre propose che potevo doppiarmi da solo».

Ci faccia capire…

«Sì, guardi spesso anche gli attori italiani vengono doppiati perché magari si ritiene un timbro vocale diverso possa migliorare il film. Ad esempio, Bud Spencer è stato sempre doppiato».

Ha sempre fatto il doppiatore?

«Mi sono alternato tra diversi ambiti. Ho lavorato in TV, molto a teatro. Da giovanissimo ho fatto due anni di teatro in giro per l’Italia. Pensi che frequentavo il liceo in ogni città in cui mi fermavo. Ancora oggi ricasco nel teatro. Poi a 17 anni è scattata la scintilla per il doppiaggio».

Doppiatore Pezzulli

Con quale attore ha esordito?

«Ho iniziato a doppiare Leonardo Di Caprio. La prima volta con “Genitori in Blue Jeans” che è una sitcom statunitense poi trasmessa in Italia. Ancora “Romeo e Giulietta” sempre con Di Caprio che non ho più abbandonato. Con “Titanic” poi, è arrivata una grande notorietà».

Lei conosce gli attori prima di doppiarli?

«Assolutamente no, quasi mai. Noi doppiatori non vediamo il film prima. La mattina inizi a lavorare e affronti giorno per giorno un pezzo di film. Guardo le immagini certo, ma solo nel momento in cui devo doppiare. Non le ho mai viste prima. C’è un copione preparato per me, infatti, alle mie spalle c’è sempre un direttore di doppiaggio. Adesso con la pandemia faccio la mia parte in “colonne separate”, nel senso che io doppio il mio personaggio. L’altra parte lo fa magari dopo una settimana e poi si assembla il tutto».

Il doppiatore di Leonardo Di Caprio Francesco Pezzulli si racconta, un lavoro che dà voce ai film di maggior successo. Qual è l’aspetto più duro del Suo lavoro?

«Ci sono aspetti positivi e negativi da un punto di vista tecnico, fisico e psicologico. Innanzitutto bisogna fare pace con il concetto di essere solo una voce e non un attore. Adesso mi diverto a lavorare dietro le quinte e il concetto di apparire per me è molto relativo. L’aspetto duro è che svolgo questo lavoro da 42 anni e forse lo farò per altri 30. Lavori anche per nove ore al giorno in una stanza che spesso è un seminterrato. Se ti piace però ti confronti con attori straordinari. Svolgi un lavoro sul testo, sull’interpretazione quindi se ti appassiona, è bellissimo».

Il ruolo e il personaggio che ha amato di più?

«Sicuramente Di Caprio perché l’ho doppiato piè di 30 volte. È stimolante perché è di spessore e quasi tutti i suoi film sono una garanzia di successo. Però mi è piaciuto molto doppiare per il film “Men of honor” diretto da Ferruccio Amendola».Doppiatore Pezzulli

Ci dica la verità, quanto ha inciso sulla sua carriera il doppiare Di Caprio?

«Doppiare Leonardo Di Caprio mi ha dato visibilità e aperto tante possibilità. Perché da lì è iniziato anche il mio lavoro a Radio Dj dove collaboro con Linus e il Trio Medusa. Poi la Rai e sono la voce di tante pubblicità. Mi si è aperto tutto un mondo professionale sicuramente».

Lei si muove agilmente nel cinema, nella tv passando per la radio. Quali sono le peculiarità di questi tre medium comunque diversi tra loro?

«Da poco ho girato un corto dove ho messo il volto per la direzione di Giorgio Borghetti. Nel doppiaggio metto la voce (e non il volto). Nella radio sono libero di improvvisare ed è molto bello, puoi metterti a nudo, sei più spontaneo. Sicuramente ci sono peculiarità diverse e appassionanti».

Poi c’è il teatro…

«Sì, nel teatro sei tu e il pubblico che ti sta di fronte. Il contatto è diretto. Per lavorare comunque con ognuno di questi (teatro, radio, cinema e tv) occorre tanta preparazione tecnica e una buona gestione dell’emozione».

Le Sue ultime fatiche…

«Adesso siamo molto concentrati su serie e telefilm che vengono trasmesse su Sky e Netflix in particolare. Il Covid ha visto una crescita di questo genere d’intrattenimento perché il pubblico spesso preferisce o è costretto a stare a casa e quindi le serie tv vanno per la maggiore».

Il doppiatore di Leonardo Di Caprio Francesco Pezzulli si racconta, un lavoro che dà voce ai film di maggior successo. L’elenco è nutrito. Ha prestato la sua voce anche ad attori del calibro di Matt Damon, James Franco e Ashton Kuther.

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