Il dolce italiano più diffuso al mondo vanta oltre 350 varietà

dolce

Quando si pensa ai dolci tipici italiani, non è il primo che viene in mente. Eppure è sicuramente il più diffuso. Stiamo parlando del confetto. L’origine di questo dolcetto è antichissima, se ne parla già in epoca romana, in cui mandorle ricoperte di miele e farina si lanciavano agli sposi come augurio di buon auspicio. La ricetta rinnovata si riaffaccia nella tradizione culinaria italiana in epoca medievale a Venezia affermandosi nella versione moderna: mandorla, zucchero e gomma arabica. Ad oggi, il dolce italiano più diffuso al mondo vanta oltre 350 varietà di gusto e chissà quante altre verranno create grazie alla partnership fra la storica azienda italiana produttrice di confetti Maxtris e Fabbri1905, produttrice delle golose ciliegie in barattolo.

Colori e numeri fanno la fortuna di questo dolce

Da sempre simboleggia fortuna e prosperità. Per questo è particolarmente indicato nelle cerimonie nuziali in cui si usa per augurare agli sposi salute, fertilità, longevità, ricchezza e felicità. Una volta gli invitati li lanciavano al termine della cerimonia, oggi avviene il contrario ma si mantiene il numero di cinque confetti. Ai battesimi se ne regalano tre per rappresentare la nuova famiglia: padre, madre, figlio/a. Forti connotazioni culturali ha la simbologia dei colori abbinati a qualsiasi occasione da festeggiare. I più importanti sono il bianco e il rosa che per la cultura occidentale simboleggiano purezza e fertilità e sono associati alla figura femminile. Il colore del cielo è associato alla figura maschile e rappresenta l’elevatezza morale.

Perché la pandemia ha fermato la produzione

Il 2020 ha segnato profondamente anche questo comparto. Il divieto imposto dai Dpcm di festeggiare le cerimonie religiose e laiche, ha comportato un crollo di fatturato del 90% poiché la mancanza di ordini ha causato il blocco della produzione, pur trattandosi di beni alimentari. In precedenza il settore vantava un fatturato di 120 milioni di euro.

I segni della ripresa ci sono e il confetto è pronto ad affacciarsi sul mercato con nuove vesti più al passo coi tempi. Non sarà solo il gusto a cambiare ma anche l’occasione d’uso, una piccola rivoluzione in termini culturali, poiché il confetto sempre si presenta come dolce da fine pasto o d’accompagnamento al tè pomeridiano o come snack da asporto.

Oltre ai negozi specializzati nella vendita e degustazione, nasce una nuova professione quella del “sommelier dei confetti”, un esperto che crea particolari selezioni di gusti per aiutare anche i palati meno abituati a gustare queste prelibatezze.

Il dolce italiano più diffuso al mondo vanta oltre 350 varietà di gusti e approda nel terzo millennio.

Consigliati per te