Il crollo della Borsa renderà possibile l’affare del secolo con i risparmi del conto corrente? 

mercati azionari

I mercati azionari hanno almeno due prerogative di fondo. Primo, vanno valutati in un’ottica di lungo periodo, specie per il piccolo risparmiatore. Secondo, presentano sistematicamente periodi di correzione, di cui però si ignora il quando e la grandezza del movimento.

In quest’ottica ci chiediamo quindi se il crollo della Borsa renderà possibile l’affare del secolo con i risparmi del conto corrente?

I listini di Borsa nella storia

Il grafico sottostante (fonte: Investing) mostra gli ultimi 25 anni dell’S&P 500. Un periodo di tempo abbastanza lungo per trarre qualche valida conclusione.

In estrema sintesi, il grafico individua tre grandi correzioni.

Quella compresa tra fine Novecento e inizio Millennio, iniziata con la bolla delle “dot.com” e proseguita a seguito del crollo delle Torri Gemelle. Poi notiamo la crisi dei mutui ad alto rischio (c.d. subprime) dell’autunno 2008. Crisi che, in Europa, si alimentò anche con quella dei debiti sovrani. Infine lo scivolone violento e profondo legato al primo lockdown totale della primavera 2020.

Tre storie diverse ma una sola morale: il Mondo non si è mai fermato o peggio ancora estinto, almeno fino ad oggi. Pertanto, nell’incertezza sui grandi destini dell’universo su cui l’uomo nulla può, meglio cogliere il semplice e l’essenziale. E cioè che ogni grande crollo di Borsa ad oggi si è rivelato l’affare del secolo per chi ha creduto, investito e atteso.

La liquidità sul conto corrente è un costo o un’opportunità?

Secondo le stime ufficiali, oggi i depositi in c/c sono colmi di denaro: la giacenza per singolo c/c oscilla a grandi linee sui 18mila euro. Ma alla luce delle recenti tendenze inflattive e dei costi di gestione dei c/c, detenere liquidità oltre questo livello è divenuto quasi un lusso per ricchi.

Dunque, ragionando con calma e in ottica di medio-lungo termine (6-10 anni) i crolli di Borsa sono state ad oggi delle ghiotte finestre per acquistare. Ad esempio, a metà marzo 2020 i prezzi di molte azioni erano pari alla metà (o anche meno) dei prezzi attuali.

Ma il crollo della Borsa renderà possibile l’affare del secolo con i risparmi del conto corrente?

Il piccolo risparmiatore si chiede allora come regolarsi. Primo, simili approcci richiedono programmazione e mai improvvisazione, e una piena consapevolezza di fondo sui dei rischi che si corrono.

Ancora, simili investimenti vanno concepiti in ottica di 5-10-15 anni. La storia dei mercati finanziari insegna che all’aumentare del tempo aumenta notevolmente la probabilità di conseguire guadagni in Borsa.

Infine, un’altra regola madre è quella della diversificazione. Potrebbe succedere che un’azienda quotata fallisca e il valore delle sue azioni si azzeri. Ma è molto, molto difficile che ciò avvenga per un indice mondiale come l’MSCI World, tranne appunto nel caso di fine del Mondo. In una tale situazione catastrofica, però, la gestione dei soldi sarebbe l’ultimo dei problemi. Quindi, diversificazione settoriale e geografica secondo la nota ripartizione per PIL: 50% USA, 30% Europa, 20% Asia.

Approfondimento

Come investire sui mercati con i pericoli dell’inflazione, della sopravvalutazione, delle crisi e di un’eventuale forte correzione?

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