Si entra in una settimana decisiva in tutti i sensi. La tensione si taglia a fette e c’è un crollo che mette paura: temperatura e consumi. Andiamo con ordine in modo da spiegare nello specifico a cosa ci riferiamo e a tenere aggiornati i nostri lettori.
Previsioni del tempo
La settimana prossima il crollo della temperatura e l’arrivo della neve in varie località d’Italia, in modo inaspettato, potrebbe aumentare i disagi. Da Nord a Sud il ciclone invernale avrà una parentesi prima con venti freddi e le temperature saranno in forte calo. Tra mercoledì 25 marzo e giovedì 26 marzo si prevede l’arrivo della neve in gran parte dell’Italia.
Previsioni dei consumi
In una situazione del genere e con la serrata annunciata di tutte le attività è previsto il crollo dei consumi, escluso gli esercenti commerciali che vendono prodotti di prima necessità e stanno mettendo il cuore per soddisfare le esigenze degli italiani. Anche nel settore alimentare c’è chi ha avuto un crollo: la filiera della bufala in Campania che segna meno 60% in 15 giorni.
E’ inevitabile la fila ai negozi per fare acquisti di pane, pasta e quanto serve per affrontare non solo il coronavirus ma anche il freddo in arrivo. Uscire meno di casa è un obbligo, si entra in una settimana difficile per quanto riguarda la diffusione di contagio. Si spera, che entro questo fine settimana ci sia il picco dei contagiati, per poi svoltare in senso opposto.
Quanto incide il meteo sulla diffusione del coronavirus
E’ assodato che il clima freddo ha un effetto diffusore dei virus respiratori solo per motivi che dipendono dalle abitudini degli italiani di riunirsi in locali chiusi. In questo arrivo del freddo e il coronavirus non ci sono correlazioni se restiamo ognuno nella propria casa. Anzi c’è chi ritiene che questa parentesi di freddo sia benefica per demolire il Covid-19 avvantaggiato da temperature alte che da più mesi si registrano in Italia. Vuoi vedere che il crollo che mette paura tra temperatura e consumi alla fine è di buon auspicio.
