Il costo dei conti correnti potrebbe triplicare nel 2021

conto corrente

Il conto corrente è uno strumento necessario per poter disporre del Bancomat o delle carte di credito. Inoltre, è fondamentale per addebitare utenze o disporre bonifici bancari. Oltre che per ricevere lo stipendio, chiedere un finanziamento o un mutuo. Insomma, avere un conto è ormai una vera esigenza primaria per i cittadini. Proprio per la sua importanza, è fondamentale conoscerne approfonditamente i costi ed evitare spese incontrollate. La concorrenza tra le banche e la diffusione degli Istituti on line ha comportato una progressiva diminuzione dei costi per la clientela. Ma con l’arrivo dell’anno nuovo c’è la possibilità di un’inversione di tendenza e di una vera stangata per i correntisti. In questo articolo analizzeremo come e perché il costo dei conti correnti potrebbe triplicare nel 2021 e come difendersi.

Prelevamenti e giacenze nel mirino

In un recente articolo, la Redazione di ProiezionidiBorsa aveva analizzato una novità introdotta dall’EBA dal primo gennaio prossimo. In sintesi, non avere un saldo sufficiente a coprire le bollette potrebbe causare grossi problemi ai correntisti. Per questo motivo è lecito aspettarsi un aumento medio delle giacenze sul conto corrente con il rischio di superare i 5.000 euro.

Al di sopra di questo importo medio, infatti, il Fisco applica un’imposta di bollo di 34,20 euro. Inoltre, una riforma studiata da Bancomat Spa e attualmente al vaglio dell’Antitrust potrebbe comportare nuovi costi commissionali. Se l’Autorità dovesse approvare la proposta, i prelevamenti agli sportelli ATM potrebbero diventare più costosi rispetto ad oggi. Insomma, per una serie di ragioni, il costo dei conti correnti potrebbe triplicare nel 2021 a svantaggio di cittadini ed imprese.

Il costo dei conti correnti potrebbe triplicare nel 2021

Facendo qualche rapido calcolo, un correntista potrebbe dover pagare circa 25 prelevamenti all’anno che fino ad oggi erano gratuiti. Si tratterebbe di un maggior costo di circa 50 euro annui, considerando una media di 2 euro ad operazione. Queste commissioni, sommate all’imposta di bollo e ad un canone medio di un euro al mese aumenterebbero i costi bancari dei consumatori.

Un conto corrente potrebbe quindi costare non meno di 100 euro ogni 12 mesi. Insomma, una vera stangata per molte famiglie. In attesa del pronunciamento dell’Antitrust, il consiglio è di monitorare le offerte sul mercato. Un’attenta analisi dei fogli informativi presenti sui siti degli Istituti potrebbe comportare importanti risparmi per i cittadini. Un aspetto non certo secondario in un periodo di difficoltà economiche ed incertezze finanziarie come quello che stiamo vivendo.

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