Il coronavirus ha avuto un impatto su aste immobiliari e fallimenti

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Cribis Credit Management, società del gruppo Crif, ha fatto uno studio evidenziando che il coronavirus ha avuto un impatto su aste immobiliari e fallimenti. In effetti la pandemia ha fatto registrare un netto calo delle aste pubbliche dell’85%. Analogamente è avvenuto per il numero dei fallimenti con una contrazione del 33%.

Prima del Covid 19

La società specializzata in crediti deteriorati ha notato che le performance delle esecuzioni immobiliari prima dell’arrivo della pandemia avevano registrato un miglioramento in Italia.

Infatti la durata media delle procedure era scesa da 5 anni a 4,7 anni. Le esecuzioni immobiliari, nei 5 anni precedenti l’avvento del coronavirus, avevano segnato la chiusura di 384mila pratiche. A fronte di ciò il 79% delle procedure monitorate registrava un normale decorso, il 9% delle pratiche, invece, erano chiuse per inefficacia e il 6% per via stragiudiziale.

La tecnologia

Ultimamente i tribunali d’Italia hanno dato un’accelerazione alla digitalizzazione dei processi ai tempi del Covid 19 ma ciò è servito a ben poco. In effetti, lo svolgimento delle udienze da remoto non ha migliorato la performance, anzi il blocco delle procedure giudiziali ha rallentato il recupero di efficienza.

Purtroppo l’Italia segna ancora un gap tra Nord e Sud per la durata media delle procedure: nel Mezzogiorno si impiegano 5,8 anni mentre al Nord tra 3 e 3,8 anni.

Procedure concorsuali aperte

Affrontiamo, ora, il discorso delle procedure concorsuali. Nel periodo 2015/2019 il bilancio è pressoché in parità tra procedure concorsuali aperte e chiuse. La pandemia del coronavirus infligge un colpo al settore con una contrazione del 33%. La durata media delle procedure nel caso dei fallimenti variano dai 5 anni del Nord fino ai 6,6 anni del Sud.

I fallimenti di società a responsabilità limitata hanno durata più breve mentre le  società per azioni sono caratterizzate da procedure oltre gli 11 anni. Purtroppo questo ultimo dato subisce variazioni per via della dimensione della società. Alla luce di questo ragionamento, è lampante come il coronavirus ha avuto un impatto su aste immobiliari e fallimenti.

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