Nel cuore del quartiere Aurora, a Torino, sorge una struttura molto particolare e avvolta nel mistero. A pochi passi dai palazzi che costituiscono il quartiere, infatti, sorge un cimitero. Si tratta del cimitero di San Pietro in Vincoli, il primo di Torino. Edificato sul finire del Settecento, ha una struttura tipicamente barocca. Segnava la fine della città di Torino, che a quel tempo arrivava fino al quartiere che poi sarebbe diventato il quartiere Aurora.
Il cimitero ha una struttura detta “a corte”, con un porticato coperto.
Ci sono gli ossari, dove venivano sepolti i poveri della città e le tombe vere e proprie, riservate ai nobili e alla ricca borghesia che viveva Torino in quegli anni.
La leggenda del fantasma
Una leggenda inoltre vela il posto di mistero. Pare infatti che, nel perimetro attorno al cimitero, giri il fantasma di una nobildonna russa morta a Torino nel 1792.
Sepolta nel cimitero di San Pietro in Vincoli, la donna vaga per il quartiere alla ricerca del suo sposo, che le sopravvisse e la fece seppellire lì. La statua che troneggiava sulla sua tomba è stata oggetto di restauro ed è possibile ammirarla nel Museo d’Arte Moderna di Torino, la GAM.
La statua, chiamata semplicemente “La morte velata”, è composta da marmo bianco e raffigura la principessa in piedi.
Uso del cimitero ad oggi
Per un lungo periodo, il cimitero di San Pietro in Vincoli è rimasto al pubblico e le ossa traslate nel cimitero monumentale di Torino.
A causa degli atti vandalici e delle messe nere, si decise di chiudere il cimitero al pubblico.
Solo di recente, grazie all’attivismo politico, si è deciso per il recupero della struttura del cimitero. Oggi viene utilizzato come struttura per mostre, spettacoli e altri eventi che caratterizzano la città piemontese.
Sicuramente è un luogo che trasuda ancora mistero e che vale la pena una visita.
Il cimitero di San Pietro in Vincoli, il primo di Torino, ha sicuramente tante storie da raccontare e una struttura adatta per farlo.
