Il cashback non verrà eliminato dal Governo Draghi? Ci sono motivi per sperare ancora

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Nei giorni scorsi si era data ormai per assodata la notizia che il cashback di Stato sarebbe stato sospeso dal nuovo Governo per vari motivi. Tra i quali gli abusi da parte dei contribuenti.

La voce sull’eliminazione della misura è durata per settimane. Prima concentrandosi solo sul Super Cashback da 1.500 euro, poi, estendendosi all’intero beneficio.

Sicché ciò ha destato grande preoccupazione in chi, fino a questo momento, ha seguito scrupolosamente le indicazioni del Governo. E quindi ha effettuato più transazioni tacciabili possibili, pur di ottenere il  rimborso.

Certamente, nella molteplicità delle persone, ci sarà stato chi ha pensato bene di approfittare di detta opportunità per aggirare le regole. E ottenere profitti in maniera irregolare.

Quindi, per tutti coloro che hanno dovuto adeguarsi a strumenti incomprensibili quali lo SPID e l’app IO, con le difficoltà che ne sono conseguite in termini di installazione e funzionamento, la notizia sul venir meno del programma cashback Italia, non è stata certo una passeggiata.

Tuttavia, nonostante sia stato acquisito come dato ormai certo che il Governo si fosse deciso a mandare in soffitta la misura, si è registrato un colpo di scena.

Quindi, alla domanda “il cashback non verrà eliminato dal Governo Draghi?” rispondiamo che ci sono motivi per sperare ancora.

L’intervento rassicurante del Viceministro dell’Economia

Cerchiamo di capire se il cashback non verrà eliminato dal Governo Draghi.

Si può sostenere che ci sono motivi per sperare ancora. E ciò grazie all’intervento rassicurante del Viceministro dell’Economia. Infatti, Laura Castelli, in un’intervista radiofonica, ha sostenuto che l’allarme è infondato.

Naturalmente, la stessa ha sostenuto che la misura reca con sé un enorme dispendio di risorse ma che, tuttavia, è lodevole, in quanto, oltre a rappresentare uno strumento di lotta all’evasione fiscale, consente anche ai cittadini di acquisire una mentalità moderna sul modo di utilizzare il denaro.

Ciò non toglie, tuttavia, che continueranno i controlli per individuare le operazioni sospette. Nonché per introdurre strumenti che escludano la possibilità di approfittare del beneficio.

Quindi, sono ancora al vaglio delle Autorità preposte, le misure da adottare per porre fine a questi abusi. Le alternative più plausibili sono quella dell’individuazione dei micropagamenti, e del conseguente annullamento di essi ai fini del cashback, e quella della sospensione del Super Cashback fino a data da destinarsi.

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