Durante le ultime settimane, anche tra mille polemiche, si è molto parlato della rivoluzione nel mondo dei pagamenti digitali. Tuttavia il cashback di Stato non riesce a far decollare il titolo NEXI. Basti pensare che negli ultimi tre mesi ha avuto un rendimento peggiore sia rispetto al settore di riferimento che al mercato italiano. La performance di NEXI, infatti, è stata negativa per oltre il 7%.
Secondo gli analisti che coprono il gruppo, però, il consenso medio è Outperform con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 17% circa. La valutazione basata sui multipli di mercato, invece, restituisce un titolo azionario sopravvalutato qualunque sia l’indicatore utilizzato.
Il cashback di Stato non riesce a far decollare il titolo NEXI. Le attese per le prossime settimane secondo l’analisi grafica e previsionale
Le azioni NEXI (MIL:NEX) hanno chiuso la seduta del 21 dicembre a quota 15,90 euro in ribasso del 2,09% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
Sia sul giornaliero che sul settimanale la proiezione in corso è rialzista e ha obiettivi molto simili. In entrambi i casi le quotazioni sono a contatto con una resistenza molto forte in area 16,56 euro (I obiettivo di prezzo). Una chiusura, prima giornaliera e poi settimanale, superiore a questo livello farebbe accelerare al rialzo verso il II obiettivo di prezzo in area 20,66 euro. La massima estensione del rialzo, poi, si troverebbe in area 25 euro.
Le aspettative, quindi, sono molto interessanti, ma cruciali saranno le prossime sedute e il loro comportamento rispetto alla resistenza in area 16,56 euro.
Da notare che nel breve periodo lo Swing Indicator è girato all ribasso, mentre nel medio/lungo periodo sia il BottomHunter che lo stesso Swing Indicator sostengono il rialzo. Solo una chiusura settimanale inferiore a 14,1 euro farebbe precipitare le quotazioni di NEXI.
Time frame giornaliero
Time frame settimanale
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